Il match sul campo finisce in rissa. Calcio al ginocchio dell’avversario

Minacce e lesioni con rischio di postumi permanenti: a giudizio

Marta Perazzo

Marta Perazzo

La Spezia, 13 giugno 2016 - UN CALCIO al pallone, poi un calcio al ginocchio e le minacce di morte. Così il campo di calcio diventa un ring, sul quale vomitare odio e violenza. È stata una partita di calcetto davvero lontana dai sani valori sportivi quella che il 24 giugno porterà due calciatori spezzini innanzi al tribunale cittadino. I fatti risalgono all’aprile di due anni fa. In campo due squadre regolarmente iscritte al campionato Uisp della Spezia che si sfidato in un match di calcio a sette. Il match procede a ritmo sostenuto, l’entusiasmo è tanto quasi quanto la voglia di vincere. A tutti i costi. Siamo al ventiquattresimo minuto del secondo tempo. La tensione è alta, entrambe le formazioni vogliono portarsi a casa il risultato. Pietro Della Fortuna commette fallo e viene accerchiato dai calciatori avversari che cercano di difendere il compagno colpito.

TRA QUESTI spunta anche Paolo Rovinalti che tenta, invano, di placare gli animi. Della Fortuna in tutta risposta, secondo l’accusa, si accanisce proprio contro il ‘paciere’ «pizzicandogli il petto» e provocandolo. Un gesto al quale avrebbe poi aggiunto frasi pesanti: «Rovinalti, io ti ammazzo... ti aspetto fuori. Pezzo di ». Si scatena il finimondo. L’arbitro, sperando di chiudere la faccenda, espelle entrambi i giocatori. In realtà è l’inizio della fine. Lungo il cammino verso la panchina, Della Fortuna sferra un calcio da dietro all’altezza del ginocchio dell’altro che si accascia a terra per il dolore insopportabile. Immediata la corsa al pronto soccorso spezzino dove gli vengono riscontrate lesioni guaribili in una sessantina di giorni, con rischio di postumi permanenti.

LESIONI per le quali l’uomo rischia di non poter più praticare sport a vita, almeno non senza un tutore. Questa pessima pagina della storia calcistica locale è approdata innanzi al tribunale della Spezia con il giudice Marta Perazzo che ha deciso per il rinvio a giudizio del 32enne Della Fortuna per «lesioni personali aggravate, minacce e ingiurie» nei confronti dell’avversario 37enne, costituitosi parte civile. Il processo inizierà il prossimo 24 giugno davanti al giudice monocratico Marinella Acerbi.

Elisa Capobianco