Ma c'è la polemica sul rigore non dato, Micheli: "Meritiamo rispetto"

Lo sfogo dell'ad dello Spezia, che recrimina anche per Spezia-Cesena

Piccolo

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La Spezia, 28 maggio 2016 - «Ora è arrivato il momento per chiedere rispetto per la nostra società, per la gente che ci lavora: siamo una società limpida che paga regolarmente gli stipendi che ha dei parametri finanziari che non ha nemmeno la Juventus, che non ha debiti con le banche». Così l'ad dello Spezia, Luigi Micheli, in conferenza stampa al termine della partita tra i liguri e il Trapani, semifinale d'andata dei play off per la Serie A, terminata 1-0 per i siciliani. Al centro delle polemiche, il rigore non assegnato ai liguri dall'arbitro La Penna di Roma, nei minuti finali del primo tempo, quando Perticone ha atterrato Piccolo. «Ho parlato con l'arbitro - ha detto Micheli -, gli ho chiesto del rigore e lui mi ha risposto che l'avrebbe riguardato domattina, ma io gli ho risposto che domattina era inutile. L'hanno visto tutti tranne l'arbitro e l'addizionale, dunque è davvero inutile pagare uno stipendio in più. Un errore può capitare, due no - afferma Micheli citando l'episodio del rigore non concesso nel primo tempo di Spezia-Cesena, primo turno dei play off -. Spero che non succeda tre volte di fila. E spero che a Trapani non succeda».