Due rapine e un furto in sei giorni: «Scusate, avevo perso il lavoro»

Il pluripregiudicato spezzino è stato condannato a due anni

Il giudice De Bellis

Il giudice De Bellis

La Spezia, 30 giugno 2016 - «AVEVO appena perso il lavoro, ero in preda alla disperazione più profonda. Non sapevo cosa fare...». Poche parole per ‘giustificare’ la lunga serie di malefatte. Ovvero la doppia rapina e il furto con destrezza, messi a segno nell’arco di poche settimane. Anzi – per quanto riguarda il secondo caso, cioè quello della tentata rapina in uno studio medico, e il furto – nel giro addirittura di una manciata di ore. Il tour-de-force criminale di Massimiliano Caturano finisce con una condanna a due anni e due mesi, inflitta ieri mattina dal giudice Mario De Bellis, nonostante la pena ben più pesante richiesta dal pubblico ministero Maurizio Caporuscio. Una ‘soluzione’ che soddisfa l’avvocato difensore Mauro Boni che ha chiesto e ottenuto per il suo assistito il rito abbreviato innanzi al tribunale cittadino.

I FATTI. Diciotto aprile 2016. Lo spezzino, classe 1968, raggiunge il Centro diagnostico di via Nino Ricciardi. Entra con il volto travisato e punta dritto alla titolare armato di coltello a serramanico con la lama lunga nove centimetri, portato dietro direttamente da casa. La titolare dello studio medico sta per consegnargli l’incasso quando arrivano due uomini a salvarla, mandando così a monte il disegno criminoso del pluripregiudicato. Nella stessa giornata Caturano si avventa poi sulla borsa di una signora in un centro commerciale riuscendo a sottrarle con destrezza il portafogli dalla borsa. Una doppia mossa che porterà le forze dell’ordine ad arrestarlo. Misura convalidata poi dal gip Marta Perazzo, in considerazione (anche) del suo passato burrascoso.

NELLA SETTIMANA che precede i due episodi per cui è stato chiamato in aula ieri mattina, infatti, l’uomo aveva tentato il colpaccio anche in un’attività commerciale della città.

ERA IL 13 APRILE quando raggiunse il pastificio Mammì, all’incrocio tra via Veneto e via Crispi, sperando di andarsene via con un ricco bottino. In quell’occasione, non essendo riuscito a procurarsi un’arma prima, aveva afferrato un coltello direttamente dal piano di lavoro, poi lo aveva brandito in faccia alla commessa per farsi dare l’incasso di appena settanta euro. Scattò la caccia all’uomo da parte della polizia che era riuscito ad arrestarlo poco dopo.

Elisa Capobianco