Ragazzino all’ospedale per l’eroina. Assolti i tre imputati di spaccio e lesioni

Doppio dramma sfiorato dopo il party a base di droghe pesanti e alcolici

Carabinieri in azione

Carabinieri in azione

La Spezia, 2 luglio 2016 - Un festino a base di eroina, metadone e alcolici. Cinque ragazzi, amici da sempre e compagni di ‘avventure’ estreme, pronti ad abbandonarsi ancora una volta agli eccessi. Due concludono la notte brava all’ospedale di Spezia, mentre gli altri tre spezzini – una ragazza residente in città, il convivente di origine tunisina e un giovane conoscente colombiano –, vengono denunciati. Finiranno alla sbarra per il reato di detenzione, spaccio di stupefacenti e lesioni. Sulle loro teste pesa anche l’aggravante per aver ceduto la dose ad un minorenne spezzino insospettabile – tra i due portati, appunto, d’urgenza al Sant’Andrea – e, nel caso di uno degli imputati, per aver messo a disposizione la propria abitazione giustappunto per poter consumare in tutta tranquillità gli stupefacenti.

Una storia di ordinaria follia che si consuma nel 2009 a Riomaggiore, destando non poco scalpore in tutta la provincia. L’allora 29enne, spezzino molto noto in città, aveva rischiato la vita per overdose (la ‘pazzia’ commessa poco dopo essere scappato da una comunità terapeutica di Massa, ndr). Gli amici lo avevano lasciato tranquillo a casa dopo il party per poi ritrovarlo svenuto sul divano al loro ritorno. Sorte simile toccata all’allora 17enne che si era sentito male tra le braccia degli infermieri dello stesso pronto soccorso durante il ricovero del primo. Dopo lunghi anni di battaglie legali nel tribunale cittadino – la storia è finita innanzi al collegio già due anni fa –, l’epilogo ieri mattina davanti ai giudici Diana Brusacà, Giacomo Nappi e Stefania Letizia, che porta dritto dritto all’assoluzione dei tre. Un risultato che riempie di soddisfazione gli avvocati difensori Paolo Tarchi e Alberto Ferdeghini.