Toti lancia la sfida per le amministrative: "Conquisteremo Spezia"

"Questa città annaspa, segnali solo dal porto"

Giovanni Toti (foto Pasquali)

Giovanni Toti (foto Pasquali)

Ameglia (La Spezia), 4 gennaio 2017 – La quiete di Bocca di Magra per prepararsi al lungo elenco di appuntamenti del nuovo anno. Per il presidente Giovanni Toti e l’assessore Giacomo Raul Giampedrone le vacanze sono finite e l’agenda degli impegni è già fitta di obiettivi.

Governatore, si dice che per lei sarà un 2017 più orientato alla politica nazionale piuttosto che a quella ligure.

"La politica non deve essere un taxi oppure un ascensore per le ambizioni personali. Farei un torto alla Liguria e a tutto il centrodestra se non portassimo a termine un lavoro che abbiamo appena iniziato. Dobbiamo dare esempi di coerenza e serietà. Ci sono tante cose da fare, nel campo della sanità, Protezione Civile, formazione professionale e riforme. La concentrazione non deve venir meno. Se poi parliamo di esportare il modello ligure a livello nazionale è un altro discorso".

Le amministrative sono alle porte in città chiave della Liguria. Come si sta preparando il centrodestra?

"C’è una squadra politica che è la stessa che governa la Liguria e che deve lavorare anche a livello locale. Un centrodestra che ha saputo amalgamarsi nonostante le differenze e soprattutto svecchiarsi affidandosi a giovani che hanno veramente la volontà di cambiare le cose".

L’obiettivo Spezia è una priorità?

"Non soltanto Spezia. Dobbiamo confermarci a Chiavari e puntare su Ortonovo. Certamente il Comune della Spezia è strategico perché questa città sta annaspando. Escludendo il porto che ha lanciato segnali importanti, indipendentemente dalle vicende giudiziarie che non sto a commentare, il resto è caratterizzato da un segno negativo. Devo dire che occorre tanto talento nel riuscire a sprecare tutte le occasioni di crescita eppure questa classe politica ci è riuscita. Ribadisco però che parliamo di una città dove i germogli ci sono, bisogna soltanto farli saper sbocciare".

Un occhio attento però sembra orientato anche a Ortonovo.

"Mi pare che questa amministrazione sia molto concetrata sul cambio del nome. Se fossi in un abitante mi preoccuperei di più su come viene gestito un territorio piuttosto che modificare la denominazione del paese".

Una Provincia in difficoltà nel campo del lavoro. Quali prospettive?

"Il tema ci ha visto attenti. Abbiamo sbloccato 13 milioni per sostenere le politiche del lavoro e creare ammortizzatori sociali. Non ultimo è scoppiato il caso della Labocolor a Santo Stefano Magra e come Regione possiamo soltanto creare presupposti per non lasciare soli i lavoratori, non certo obbligare i privati a proseguire l’attività. Ma allo stesso tempo chiediamo agli imprenditori di investire e scommettere non soltanto piangere perchè questo territorio ha potenzialità enormi".