Piazza Verdi, ripudiato il travertino e si passa al cemento architettonico

L'assessore Mori: «Dobbiamo assolutamente accelerare»

Il travertino sgretolato viene sostituito con cemento speciale

Il travertino sgretolato viene sostituito con cemento speciale

La Spezia, 23 giugno 2016 -  INSTALLATO, distrutto, e poi ripudiato. Il travertino, la pietra nobile che adornava le corsie carrabili di piazza Verdi finita irrimediabilmente distrutta al passaggio dei pesanti mezzi pubblici, e da settimane al centro delle polemiche, finisce in soffitta. Lo ha deciso l’amministrazione comunale, che dopo aver contestato alle aziende i lavori – in particolare la posa del materiale, individuata come causa principale della rottura – ha preferito tirare dritto, tanto da ordinare alle aziende di realizzare le due corsie dedicate ai mezzi pubblici unicamente in cemento architettonico, senza utilizzare la pregiata quanto delicata pietra.

UNA VARIANTE al progetto, l’ennesima di questi travagliati lavori che hanno portato alla chiusura totale della piazza al transito degli autobus, che l’amministrazione comunale ha motivato principalmente con l’esigenza di rispettare i tempi per restituire al più presto la piazza ai cittadini. «Dobbiamo accelerare i tempi – spiega senza mezzi termini l’assessore ai lavori pubblici, Corrado Mori –. Non possiamo permetterci di arrivare a settembre, all’avvio dell’anno scolastico, con le corsie dei bus ancora da completare e una viabilità così. Utilizzando solo il calcestruzzo architettonico, i lavori saranno più rapidi, mentre la posa del travertino richiede tempistiche più lunghe». Ma alla base della scelta dell’amministrazione c’è anche la volontà di non ricadere per la seconda volta nei disagi connessi alla fragilità del materiale, da più parti ritenuto non idoneo a sostenere il peso dei pesanti mezzi pubblici, nonostante le prove di carico effettuate dagli uffici comunali attraverso una perizia abbiano escluso questa circostanza. Di certo, un’ulteriore chiusura per rimettere mano alle corsie e sostituire un’altra volta il travertino finito a pezzi, sarebbe intollerabile per un cantiere dalle tempistiche decisamente lunghe. «IN QUESTO modo avremo maggiori garanzie che una volta sistemato non si dovrà intervenire un’altra volta – taglia corto Mori –. Di certo, nonostante le modifiche il Comune non metterà un euro in più: questi lavori sono e rimarranno a costo zero per l’amministrazione». L’abbandono del travertino e la conseguente variazione al progetto originario sono state concordate con l’architetto Giannantontio Vannetti e l’artista Daniel Buren, tanto che gli uffici comunali – reduci proprio da un summit con l’architetto fiorentino avvenuto nei giorni scorsi in piazza Verdi – per non disperdere il disegno originario della piazza, hanno deciso che le parti in travertino saranno sostituite da cemento architettonico dello stesso colore della pregiata pietra, così da conservare quantomeno l’effetto cromatico. Una soluzione, quella di levare del tutto il travertino dalle corsie carrabili, che era stata auspicata nei giorni scorsi anche dalle rappresentanze sindacali dei lavoratori di Atc, che avevano sollevato più di qualche dubbio sulla «posa-bis» della pietra nobile, giudicata troppo fragile per sostenere il passaggio dei bus. Solo in corrispondenza degli attraversamenti di via Micca e via D’Azeglio, rimarrà al suo posto la pietra «extra dura», rimasta praticamente indenne al passaggio dei mezzi pubblici. «Il disegno architettonico non andrà perso, così come previsto dal progetto dell’architetto Vannetti – ribadisce Claudio Canneti, responsabile del procedimento della piazza –, mentre rimarranno gli inserti di pietra in corrispondenza di via D’Azeglio e via Micca». Matteo Marcello