Pesce avariato in alcuni ristoranti. Sequestrati 50 chili di alimenti

Controlli di Guardia costiera e Asl: sanzioni per 5 mila euro

La Capitaneria ha sequestrato alimenti mal conservati (foto d’archivio)

La Capitaneria ha sequestrato alimenti mal conservati (foto d’archivio)

Riomaggiore, 5 maggio 2016 - SAREBBE potuto finire direttamente nel piatto di qualche tipico ristorante nel territorio comunale di Riomaggiore, ma fortunatamente la capitaneria di porto di Levanto ha agito d’anticipo riuscendo a sequestrare una notevole quantità di prodotto ittico mal conservato. L’intensa attività di controlli a tutela dei consumatori da parte dei militari della guardia costiera di Levanto diretto dal comandate Sergio Petruzzello, sotto il coordinamento della capitaneria di porto della Spezia e della struttura complessa sicurezza alimentare dell’Asl spezzina, ha consentito di scovare e sanzionare i soliti furbetti delle strutture ristoratrici. Le ispezioni hanno interessato in particolare la verifica della conservazione, della tracciabilità, della somministrazione dei prodotti ittici e gli aspetti sanitari.

NEI GIORNI SCORSI sono stati passati al setaccio i ristoranti del territorio comunale di Riomaggiore riscontrando violazioni in materia sanitaria e di tracciabilità degli alimenti. Per intenderci, cucine che agli occhi dei militari non sono apparse igienicamente presentabili e pesce che invece di essere conservato in maniera corretta era in cattivo stato. Tanto che è scattato il sequestro di circa 50 chili di prodotti ittici e i ristoratori in questione sono stati sanzionati con una multa che complessiva di 5mila euro.

NESSUN LOCALE è stato chiuso, ma questo provvedimento potrebbe arrivare se nelle successive verifiche la capitaneria di porto dovesse riscontrare le stesse modalità di conservazione dei pesci risultati anche privi di tracciabilità quindi di dubbia provenienza. Le attività di vigilanza sulla filiera della pesca proseguirà, anche alla luce degli illeciti rilevati, con meticolosa sistematicità. Il tutto per garantire ai consumatori la massima sicurezza alimentare soprattutto in ambienti da favola come le Cinque Terre, prese d’assalto dai vacanzieri alla ricerca sì di scorci di paesaggi da cartolina ma anche del buon cibo. La guardia costiera intensifica così i controlli anche per contrastare i furbetti delle cucine che, soprattutto nelle Cinque Terre, sono stracolme di pesce.