Stroncata dalla malattia a 42 anni. L’Asl perde l’infermiera modello

Lascia un figlio piccolo. Il ricordo dei colleghi: «Donna esemplare»

Monia Bruschi, scomparsa all’età di 42 anni

Monia Bruschi, scomparsa all’età di 42 anni

La Spezia, 16 marzo 2016 - Nella primavera scorsa, i primi malesseri. Poi un percorso durissimo di una feroce malattia contro cui Monia Bruschi ha lottato tenacemente, con tutte le sue forze, fino all’ultimo. Fino a ieri mattina alle 6. Monia, che avrebbe compiuto 42 anni a maggio, era infermiera, dipendente della Asl 5 dove lavorava da qualche anno come responsabile del servizio logistico alberghiero per la struttura ‘Professioni sanitarie’. La sua scomparsa lascia nel dolore il figlio Simone, di soli 4 anni e il marito Guido Rocchetta, con cui condivideva la vita da vent’anni, e col quale era convolata a nozze nel 2009. In moltissimi, fra amici, conoscenti e anche persone comuni colpite dall’evento, hanno voluto lasciare una traccia in ricordo della giovane donna sui social network. A quel messaggio su Facebook di Giuseppe e Laura che pensano afflitti a ‘come il padre dovrà spiegare al figlio cosa è successo’, risponde a noi, indirettamente, proprio Guido. «Sarà difficile, ma cerchiamo di farci forza. Anche Simone si sta dimostrando già un piccolo uomo».

Afflitti ed angosciati per la grave perdita, in particolar modo la mamma Paola, la sorella minore Daniela e la nonna Vera, oltre a tutti i parenti e ai tanti che la conoscevano. Monia, appena laureata in Infermieristica nel 1997, aveva lavorato nei reparti d’urgenza di Genova e poi, per diversi anni, a Pisa, prima di giungere all’ospedale Sant’Andrea ed essere inserita nel servizio 118, dove operava come infermiera in centrale operativa e nel soccorso extra ospedaliero. In seguito, Monia non aveva mai smesso di curare la propria formazione. Infatti, oltre a quello di coordinatore, aveva raggiunto dei traguardi formativi non comuni: era in possesso di una laurea specialistica (ottenuta, fra le più giovani di sempre) oltre ad aver conseguito diversi master, tra cui anche uno di 2° livello in ‘Organizzazione e management delle aziende’, un titolo ancora molto raro fra gli infermieri del nostro Paese.

MONIA è stata per anni una apprezzata docente del corso di laurea in Infermieristica del polo formativo spezzino, per l’Università di Genova: sono molti i messaggi di testimonianza che i suoi studenti stanno lasciando. «La ricordiamo – riferiscono, attraverso un comunicato, i membri del Collegio Infermieri spezzino - , e con noi l’intera comunità professionale, con un affetto e un rimpianto infinito. Tutti i colleghi della struttura ‘Professioni sanitarie’ desiderano ringraziare, nostro tramite, tutti quelli che in questi mesi sono stati vicini a Monia, in particolare, fra gli altri, la dottoressa Decia Carlucci per la straordinaria umanità e per il prezioso aiuto e sostegno dimostrati; senza dimenticare gli infermieri della medicina spezzina che sono stati, semplicemente eccezionali». Tutto confermato proprio dal marito. «Una disponibilità ed un supporto fuori dal comune», afferma con riconoscenza. I funerali di Monia Bruschi si svolgeranno domani alle 15 alla parrocchia di Maria Ausiliatrice del Canaletto. Alla famiglia ed in particolare a Paola, Simone e Guido, giungano le sincere condoglianze da parte della redazione de ‘La Nazione’.