Braccio di ferro sulla concessione: 400 firme pro-muscolai

Via alla petizione per prolungare la presenza dei mitilicoltori sulla Morin

Stand dei mitilicoltori, muscoli e focaccia in passeggiata Morin

Stand dei mitilicoltori, muscoli e focaccia in passeggiata Morin

La Spezia 12 luglio 2016 - Da una parte chi si sente penalizzato ed è costretto a limitare quella che negli ultimi anni era diventata una buona tradizione a base di focaccia e muscoli; dall’altra, chi difende le scelte nel nome delle regole, incalzato dalle associazioni di categoria, ma apre al confronto per cambiarle. Un dibattito caldo, e non solo per le temperature di questo luglio, quello attorno alla presenza dei muscolai in Passeggiata Morin. Una presenza «scomoda», quella del consorzio produttori spezzini che mette assieme mitilicoltori e panificatori, tanto da ridimensionarla: è quanto pensano gli stessi muscolai, che domenica hanno fatto scattare anche una petizione che ha già superato le quattrocento firme da parte di persone che vorrebbero che tale attività fosse prolungata fino alla fine dell’estate, la vicenda che vede contrapposte mitilicoltori, associazioni di categoria e Comune ha inizio proprio alla fine della scorsa estate, quando la Fondazione Carispezia propose ai muscolai la realizzazione a proprie spese di una struttura prefabbricata di qualità, a patto che il Comune rilasciasse una concessione di almeno tre mesi per il suo utilizzo. Apriti cielo.

A Palazzo civico arrivano le missive delle associazioni di categorie, contrarie all’idea, con l’amministrazione che fa valere quanto deciso dal piano del commercio: in passeggiata Morin non sono previste ulteriori costruzioni prefabbricat e per la vendita e la somministrazione di alimenti. Il Comune sceglie così di concedere l’area ai mitilicoltori per un solo mese, con i muscolai che scelgono luglio.  

«Ma poi le carte in tavola sono cambiate – spiega Federico Pinza, direttore della cooperativa dei mitilicoltori spezzini – perché solo successivamente ci è stato detto che il 25 luglio avremmo dovuto cessare l’attività per fare spazio al villaggio del Palio. E’ un’assurdità che i mitilicoltori vengano considerati come presenza scomoda durante il Palio, dato che il Palio è nato proprio dalle gare dei mitilicoltori». La cooperativa si sta attivando affinché possa esserle concessa la possibilità di riaprire i battenti alla fine del Palio del Golfo e fino a fine estate.

«E a settembre – aggiunge Pinza – ci confronteremo con il Comune affinché possa essere modificato il piano del commercio per far si che la Passeggiata Morin possa essere la vetrina dei prodotti tipici del territorio. Non vogliamo essere gli unici, ma siamo convinti che questa possa essere la strada giusta per valorizzare l’area». «Non è un’attività di lucro – sostiene il mitilicoltore Paolo Varrella –, il nostro vuole essere un tentativo di avvicinare le persone al mare, ma se c’è gente a cui facciamo ombra... Noi mitilicoltori siamo stupiti da certi tipi di atteggiamento». A Palazzo civico si difende la propria scelta, ma non manca l’apertura verso un tavolo dedicato al futuro della Morin. «Abbiamo cercato di difendere tutti gli interessi, e tra questi ci sono quelli della città e del centro storico – spiega l’assessore Corrado Mori –. Se sono mutate le condizioni che hanno originato il piano del commercio, ben venga il confronto: se si ha l’obiettivo di fare della passeggiata un acceleratore turistico, siamo tutti d’accordo. Se deve essere intesa come centro di spartizione turistica, allora non ci sto».