Morte di Marco Corini, l'infermiere indagato si difende

Indagate anche la sorella del legale, Marzia - che secondo l'accusa avrebbe sedato fino alla morte il fratello, malato terminale di cancro - e l'avvocato Giuliana Feliciani, quest'ultima solo per falso in testamento

L'avvocato Corini

L'avvocato Corini.

La Spezia, 7 aprile 2016 - Va avanti l'inchiesta per far luce sulla morte dell'avvocato Marco Corini. Oggi ha risposto alle domande dei pubblici ministeri difendendosi dalle accuse, affermando di non aver portato nella casa di Ameglia il Midazolan e di essere arrivato nell'abitazione della famiglia Corini quando la sedazione era già in corso, l'infermiere di 47 anni in servizio nell'ospedale Cisanello di Pisa, indagato dalla Procura della Spezia.

L'uomo è stato interrogato per quattro ore oggi pomeriggio in procura alla Spezia dai Pm Luca Monteverde e Giovanni Maddaleni. L'indagine vede indagate anche la sorella del legale, Marzia - che secondo l'accusa avrebbe sedato fino alla morte il fratello, malato terminale di cancro - e l'avvocato Giuliana Feliciani, quest'ultima solo per falso in testamento.

Contro l'uomo, assistito dall'avvocato Massimiliano Manzo, i pubblici ministeri hanno ipotizzato il reato di omicidio aggravato in concorso e peculato: secondo l'accusa, l'infermiere, amico di Marzia Corini, avrebbe sottratto dal reparto ospedaliero dove lavora alcuni farmaci contenente Midazolam, che avrebbe poi somministrato, in concorso con Marzia Corini, all'avvocato malato di cancro.