Liquami in mare fra Lerici e San Terenzo: scatta il divieto di balneazione

Alla Venere Azzurra il sensore va in tilt il canale finisce in acqua

Divieto di balneazione a Lerici (foto Frascatore)

Divieto di balneazione a Lerici (foto Frascatore)

Lerici, 5 agosto 2015 - TUTTA colpa di un sensore. Un piccolo marchingegno a infrarossi è andato in tilt facendo riversare in mare, nello spazio della Venere Azzurra, liquami provenienti da Camisano. E’ accaduto con ogni probabilità dopo la mezzanotte e chi abita nella zona ha raccontato che ieri mattina presto l’odore nell’intera zona era nauseabondo. Il sindaco Leonardo Paoletti, dopo essersi precipitato alla Venere Azzurra con i tecnici di Acam e Arpal, la Capitaneria di porto e la polizia municipale, ha emanato un’ordinanza di divieto di balneazione. Alle 10 i cartelli erano già affissi sulla spiaggia e sono stati tanti i turisti che hanno rinunciato a noleggiare lettini e ombrelloni. L’allarme è scattato intorno alle sette del mattino: «Abbiamo ricevuto, alle 7.20 una telefonata della Capitaneria di Porto – spiega Fabrizio Fincato direttore tecnico di Acam – che ci avvertiva di una fuoriuscita di liquame dal canale che sfocia sulla Venere Azzurra e siamo intervenuti immediatamente. Abbiamo ben presto scoperto che c’era una disfunzione in una stazione di sollevamento, la Va2, e la abbiamo fatta subito funzionare in maniera manuale, con il risultato che alle 9.30 l’intervento era già finito, compreso il prosciugamento del pozzetto e la bonifica dell’area in cui abbiamo immesso cloro per disinfettare». A impedire il funzionamento della pompa sarebbe stato un sensore che non rilevava la presenza del liquido e che ha fatto sì che, spiega sempre Fincato, «la pompa se ne stesse silente e non facesse il suo lavoro nonostante il livello dell’acqua cominciasse ad alzarsi. Per fortuna di notte i liquami diminuiscono notevolmente e si stima che lo sversamento non sia stato di grande quantità e che sia durato pochi minuti. Senza dimenticare che, con l’arrivo nelle acque calde, ossigenate e salate, il tempo di scomparsa della componente batterica è velocissimo».

CIÒ NON TOGLIE che il sindaco Leonardo Paoletti si è visto costretto ad emanare un’ordinanza di divieto di balneazione: «L’ho fatto a scopo precauzionale – spiega –. Ora attendiamo gli esiti dei campionamenti e spero già domani (oggi, ndr) di potere ritirare l’ordinanza. C’è stato un problema tecnico: un rilevatore della altezza delle acque ha continuato a segnalare che l’acqua era sotto il metro e ottanta di altezza, mentre invece stava salendo». Niente a che fare, dunque, con il grande numero di persone che si trovano a Lerici in questo periodo, con gli scarichi abusivi o con la rete fognaria: «Comunque siamo decisi a intervenire sulle fognature. Abbiamo raggiunto un accordo con Acam – spiega sempre Paoletti – se riuscissimo a trovare i finanziamenti, i tecnici di Acam ci fanno il progetto di rifacimento di alcune tratti di fognature, sopratutto nella zona sopra San Terenzo». ma non è finita: c’è anche un progetto, «ma alla lunga distanza», che vorrebbe, spiega sempre il sindaco, «la creazione di un consorzio fra i comproprietari per realizzazione della fognatura che non c’è. abbiamo già contattato – conclude – alcuni tecnici per realizzare un impianto a cui dovrebbero attaccarsi tutti i residenti della zona».