“Le Olimpiadi del 1936”: Federico Buffa apre il Lerici live

La storia tra sport e nazismo. Seguiranno ‘Il discorso delle comete’ con Piergiorgio Odifreddi il 5 luglio e ‘Nessi’ con Alessandro Bergonzoni il 12 luglio

Federico Buffa

Federico Buffa

La Spezia, 27 giugno 2016 -  FEDERICO BUFFA sarà il protagonista della prima tappa di ‘Lerici Live’, domani alle 21.30, in piazza San Giorgio a Lerici. Il noto giornalista presenterà lo spettacolo ‘Le Olimpiadi del 1936’. E gli abbiamo chiesto alcune anticipazioni sull’evento.

Buffa, aveva proposte per varie storie sportive da portare in teatro, perché ha scelto questa? «Quelle Olimpiadi furono il più importante nodo della storia dello sport. Lo sport come lo coniughiamo oggi, deriva da lì. De Coubertin, scomparso l’anno successivo, di fatto è morto in quel momento, quando tutto cambiò, attraverso una prima spettacolarizzazione dell’evento».

Il supporto video è stato fondamentale? «Quante volte ci sono stati mostrati i filmati sgranati dell’Italia vincitrice del Mondiale di calcio del 1938? Eppure due anni prima era stato girato un documentario, quello di Leni Riefensthal, che non ha eguali».

Come affronta le tematiche del nazismo? «Mi limito ad osservazioni di natura storica e politica, ad esempio racconto di come Hitler assunse il ruolo di cancelliere. Il mio sguardo è sempre da ‘esterno’ e l’unica volta in cui mi esprimo è quando parlo di Goebbels, perché fu lui a convincere il fuhrer che quelle sarebbero state le ‘loro’ Olimpiadi, l’evento sportivo che avrebbe sancito l’apoteosi della razza ariana. E non fu così».

Ha visitato quei luoghi? «Sono stato all’Olympiastadion e al villaggio olimpico».

Porterà il suo spettacolo all’estero? «Fino a qualche giorno fa, c’era la possibilità di proporlo a Londra. Ora, con l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea, chissà».

In che modo ha fatto suo lo spettacolo? «Esistono due testi. Uno scritto da Emilio Russo, che è anche il regista, per un parte teatrale intoccabile. Il tratto narrativo, invece, è stato realizzato da me e da altri collaboratori e a quello aggiungo sempre qualcosa. Se mi piace il pubblico, se è ricettivo, poi, inserisco nuovi segmenti in estemporanea».

Come trova nuove storie sul tema? «Non smetto mai di leggere libri sull’argomento: sono partito da sei volumi e ora sono arrivato a dieci. Sono entrato in un loop travolgente e appassionante. Ce ne sarebbero altre mille di avventure ed aneddoti da presentare. Poi, ci sono le cose che capitano».

Durante gli spettacoli? «Sì. Ad esempio quando fui raggiunto in camerino da un signore sulla settantina, molto elegante che si presentò: ‘Sono il figlio di Ondina Valla, la prima medaglia d’oro olimpica italiana di una donna, negli ottanta metri ostacoli’. Siamo rimasti ancora in contatto. E poi ancora nello spettacolo di Verbania, arrivò un trentenne che mi portò la medaglia d’argento di suo nonno nella staffetta, gara che cito perché vi corre il più grande protagonista di quelle Olimpiadi: Jesse Owens».

Qualche atleta è ancora vivo? «No. L’ultimo se ne è andato proprio questo inverno e l’ho commemorato durante una rappresentazione».

PER TUTTI e tre gli spettacoli di ‘Lerici live’ (‘Le Olimpiadi del 1936’  martedì 8 giugnoi, ‘Il discorso delle comete’ con Piergiorgio Odifreddi il 5 luglio e ‘Nessi’ con Alessandro Bergonzoni il 12 luglio) i biglietti in prevendita, nella nostra zona, sono acquistabili alla Spezia al Teatro Civico di piazza Mentana (0187 757075) e alla casa musicale Pietro Biso di via del Prione (0187 734253), a Sarzana al Service point di piazza Martiri della Libertà e all’Ufficio informazioni della Venere Azzurra (0187 969164). Anche on line sui circuiti Vivaticket e Ticketone. Info line: 0585 042396.