La Spezia, 24 aprile 2015 - Piangevano ieri mattina nel corridoio del tribunalementre attendevano di presentarsi davanti al giudice per la convalida dell’arresto. Piangevano Ivalina Nikolaeva e Grafinya Vasileva, entrambe di di nazionalità bulgare, 20 anni l’una, 26 anni l’altra, mentre un traduttore riferiva loro quanto Sara Parizzi, l’avvocato d’ufficio chiamata in tutta fretta a palazzo di giustizia, stava spiegando su quanto stava per accadere, cosa rischiavano e se erano intenzionate a optare per il patteggiamento.
Ma il giorno precedente, sembravanomolto più spavalde le due ragazze bulgare arrestate dalla squadramobile della polizia per furto. Spavalde mentre si aggiravano tra i banchi del mercato spezzino alla ricerca di persone anziane a cui rubare il portafoglio. Non sapevano che al mercato era in atto un servizio di controllo organizzato dalla questura e finalizzato proprio alla repressione dei borseggi. Gli occhi esperti degli uomini della ‘mobile’ hanno subito notato il fare sospetto delle due ragazze e con discrezione si sono messi a pedinarle. E non è stato difficile arrestarle in flagranza di reato quando, vicino a piazza Garibaldi, hanno visto le due ragazze cominciare a spintonarsi urtando una signora ultranovantenne.
Far finta che il contatto sia stato casuale è una tecnica da professioniste del borseggio hanno spiegato gli investigatori. E da professioniste è anche l’abilità con cui in una manciata di secondi riescono ad inserirelamano nella borsa della malcapitata e potarle via il portafoglio.Nel caso specifico sono stati necessari più tentativi perché l’anziana aveva ben chiuso la cerniera della borsa. E quello strano movimento accanto alla donna è stato notato dal titolare di un banchetto che si è subito messo a redarguire le ragazze che hanno tentato la fuga, subito bloccate da un poliziotto, mentre i colleghi si preoccupavano di rasserenare la novantenne, choccata e tremante.
Come se non bastasse, mentre le due donne erano in questura per gli accertamenti identificatici di rito ecco che un’altra donna si è presentata all’ufficio denunce: almercatole avevano rubato il portafoglio. I poliziotti le hanno subito sottoposto un album con le foto di tanti pregiudicati nel quale erano state inserite anche le foto delle ragazze e la donna non ha esitato un attimo a riconoscerle.
Il cappellino blu indossato da Ivalina aveva fatto s’ che la ragazza rimanesse impressa nella memoria della vittima. Così, per le due giovani è scattato l’arresto. Hanno trascorso la notte nella cella di sicurezza e ieri mattina si sono presentate davanti al giudice Giacomo Nappi. Chissà se hanno capito che l’avvocato Parizzi è stata brava a scegliere il patteggiamento facendo condannare la Nikolaeva (pena sospesa) a otto mesi di reclusione e 300 euro di multa e la Vasileva, che aveva la recidiva specifica infraquinquennale, a un anno di reclusione e 400 euro di multa. Entrambe dovranno lasciare il territorio spezzino. valentina conte