La Spezia, 29 aprile 2015 - VOLEVA «pavoneggiarsi» con i compagni di classe per indurli a credere che era stata oggetto di un corteggiamento spinto da parte di un adulto o, davvero, ci sono stati incontri ravvicinati a sfondo sessuale che, per l’età della ragazza, una tredicenne, sono perseguibili penalmente? La domanda se l’è posta la professoressa che, durante una gita scolastica, cogliendo le strane espressioni di meraviglia e preoccupazione dei compagni della ragazza al suo parlare con loro a bassa voce, ha drizzato le orecchie, per poi svolgere un’indagine fai-da-te. Risultato: la ragazza ha rivelato anche lei delle attenzioni particolari del vicino di casa e dei momenti di intimità trascorsi con lui, in due occasioni. I genitori sono stati convocati a scuola e resi edotti dei racconti della figlia dalla quale non avevano, in precedenza, raccolto confidenze. Sono rimasti di sasso. E, a loro volta, hanno messo alle strette la ragazza, ottenendo la conferma di quello che era stato loro rivelato dalla profe. Il passo successivo è stato quello di presentare denuncia alla Procura. Le indagini, delegate alla Polizia, avrebbero avvalorato, al momento, gli eventi e la loro perseguibilità penale. Sono in corso ulteriori accertamenti, con incarico da conferire prosssimante ad un psicologo, per stabilire la credibilità della tredicenne.
CronacaIndagato per le insidie alla ragazzina tredicenne vicina di casa