Anna Pucci.
LA Spezia, 8 novembre 2015 - Fare cronaca significa occuparsi di tutto ciò che accade un territorio. Ma anche per noi ci sono notizie che è più bello poter raccontare. Ad esempio, quello che è accaduto ieri ad Arcola. Su iniziativa dei giovani del paese, decine di persone hanno preso in mano ramazze, decespugliatori ed altri attrezzi per ripulire il borgo. Un modo concreto, autentico, profondo per dire “questa è la mia casa, me ne prendo cura”. E’ stata una boccata d’ossigeno vedere l’azione esemplare di tanti cittadini che, pur non rinunciando a chiedere che le istituzioni facciano la loro parte, si rimboccano le maniche per diventare protagonisti positivi della civile convivenza. Non è la prima volta, per fortuna, che iniziative del genere vengono prese nel territorio spezzino. Ma l’aria che si respirava ieri nelle viuzze del borgo era davvero particolare: non c’era rabbia, non c’era recriminazione per quello che “altri” potevano aver fatto (sporcare, nel caso degli “altri” cittadini) o non fatto (tenere pulito, nel caso degli enti pubblici che incassano la Tari). C’erano, invece, tanto entusiasmo e la semplicità dei gesti per ricordare a tutti che un territorio è fatto prima di tutto da chi lo abita.