Dal golfo dei poeti alle Olimpiadi. L’avventura di due atleti “spezzini”

La Spezia, 19 luglio 2016 -  UNO È STUDENTE al Polo Marconi, l’altro è un sottocapo del centro sportivo del Comsubin. Ci sarà anche un po’ di Spezia alle olimpiadi di Rio De Janeiro, che inizieranno il prossimo 5 agosto. In un’edizione dei giochi che al via non vedrà alcun atleta nato nella nostra provincia – l’ultima fu, proprio quattro anni fa ai giochi di Londra 2012, la judoka Erica Barbieri –, tifosi e appassionati non mancheranno di sostenere due atleti che, stando alle previsioni, potrebbero essere tra i principali protagonisti delle proprie discipline.

Il più giovane è Francesco Marrai. Nato a Pisa, ma di fatto livornese, il 23enne Marrai è studente di ingegneria al Polo Marconi della Spezia. Ma, soprattutto, è un velista, appartenente al gruppo sportivo delle Fiamme Gialle, indicato dagli addetti ai lavori tra i possibili aspiranti a un piazzamento di rilievo nella classe Laser standard, anche alla luce degli ottimi risultati ottenuti recentemente nelle regate preolimpiche, proprio nelle acque che saranno teatro delle gare veliche dal prossimo 8 agosto.

Un astro nascente elogiato a più riprese anche dal direttor tecnico della nazionale Michele Marchesini. Dal mare al tiro a volo: è in questa disciplina che la spedizione olimpica italiana conta di arrivare a medaglia con Antonino Barillà, sottocapo appartenente al centro sportivo del Comsubin. Originario di Villa San Giuseppe (Reggio Calabria), 28 anni, Barillà è alla sua prima partecipazione alle Olimpiadi, dove arriva con un lunghissimo carnet di successi: medaglia d’argento ai campionati mondiali di Granada nel 2014 – prestazione che gli valse la carta olimpica con due anni di anticipo –, medaglia d’oro a squadre sempre in Spagna, medaglia d’argento ai Giochi del Mediterraneo in Turchia nel 2013, e medaglia di bronzo ai giochi europei di Baku, l’anno scorso. Scelto dal ct Marco Cenci, Barillà farà parte della squadra di di Double Trap assieme a Marco Innocenti.