– SARZANA – QUANDO è arrivata nella notte al pronto soccorso dell’ospedale di Sarzana, aveva il volto tumefatto e lesioni in varie parti del corpo per i pugni e gli schiaffi ricevuti. A ridurla in...

– SARZANA –

QUANDO è arrivata nella notte al pronto soccorso dell’ospedale di Sarzana, aveva il volto tumefatto e lesioni in varie parti del corpo per i pugni e gli schiaffi ricevuti. A ridurla in quello stato era stato il marito ed ora sulla vicenda sono in corso indagini da parte dei carabinieri della compagnia di Sarzana che per il momento hanno denunciato l’uomo per maltrattamenti in famiglia, atti ersecutori e lesioni personali. Appena attivato il “codice rosa” gli uomini dell’Arma hanno messo la donna in contatto con il centro antiviolenza di Sarzana ed ora la donna è stata accolta in una struttura protetta nell’attesa di trovare per lei una soluzione di vita stabile. I militari stanno però ancora indagando sull’ennesimo caso di violenza in famiglia per verificare se la donna avesse subito altre aggressioni. La vicenda risale alla notte fra il 12 e il 13 agosto quando è arrivata al pronto soccorso del San Bartolomeo una 62enne di origine rumena ma che da tempo risiede a Sarzana con il marito. Dolorante, in stato di choc per la violenta aggressione, la donna presentava i segni di numerose lesioni, tanto che i medici dopo averle praticato le cure del caso l’hanno giudicata guaribile in 21 giorni. Sul posto è subito intervenuta una pattuglia dei carabinieri delal compagnia di Sarzana.

FRA le lacrime, in preda ad una grande disperazione, la sonna è riuscita a raccontare che a ridurla in quello stato sarebbe stato il marito, un sessantenne anche lui di origini rumene: l’aveva tempestata di calci e schiaffi. A scatenere la sua rabbia sarebbe quelli che in gergo vengono definiti futili motivi. A quel punto i carabinieri, oltre alle indagini per “incastrare” il marito violento, hanno avviato tutte le procedure previste dal codice rosa e la donna è stata messa in contatto con il centro antiviolenza sarzanese e collocata in una struttura protetta. E’ stato anche informato il personale specializzato dell’Arma che si occupa dei fenomeni di stalking e violenza sulle donne. Un dossier è stato trasmesso subito alla Procura della Repubblica della Spezia e nei confronti del sessantenne rumeno è scattata la denuncia per maltrattamenti, atti persecutori e lesioni personali. Nei confronti del marito dovrebbe scattare anche il divieto di avvicinamento alla moglie e ai luoghi che lei abitualmente frequenta. Nel frattempo i carabinieri stanno accertando se ci sono stati episodi di violenza pregressi da parte dell’uomo nei confronti della moglie.