Niente guardia nelle ore notturne. L’ufficiale-mamma vince la causa

Dispensata dai notturni fino al dodicesimo anno di età del figlio

Marina militare (foto di repertorio)

Marina militare (foto di repertorio)

La Spezia, 9 febbraio 2017 - DONNA di mare, ma anche mamma a tempo pieno e, per questo, impossibilitata a sostenere i turni di guardia notturni. Impossibile, per un ufficiale di Marina donna in servizio alla Spezia, ‘collocataria’ del bambino avuto dalla relazione con un collega, coniugare l’aspetto lavorativo a quello familiare seguendo le rigide imposizioni normative della Difesa. Ci hanno pensato i giudici del tribunale amministrativo regionale, tuttavia, a dare la giusta dimensione alla battaglia di civiltà portata avanti dalla donna, una trentenne, che si era vista respingere dal ministero la richiesta di essere esonerata dai turni notturni.

La vicenda affonda le sue radici nel maggio scorso. Dopo la cessazione della convivenza, i genitori d’accordo avevano trovato un accordo, col Tribunale che aveva scelto la strada dell’affidamento condiviso ed aveva ‘collocato’ il piccolo con la madre. La donna, a quel punto sola, aveva chiesto al Dipartimento l’esonero dai servizi notturni, per meglio conciliare l’attività lavorativa con quella famigliare. La risposta fu però negativa, con il ministero che sottolineò come i benefici previsti dalla legge per la tutela delle lavoratrici madri riguardassero solo quei genitori in situazione monoparentale, e che dunque l’ufficiale non avesse alcun diritto a ottenerli, in quanto il tribunale aveva disposto l’affidamento condiviso del piccolo. La donna però non ci ha pensato due volte: ha impugnato il diniego del ministero della Difesa. A nulla era valsa la parziale marcia indietro dell’amministrazione che, col procedimento in atto, aveva concesso alla militare il beneficio richiesto ma solo fino al compimento del terzo anno di età del piccolo. I giudici però sono andati oltre, accogliendo in parte il ricorso e riconoscendo il beneficio dell’esonero dai turni notturni fino al compimento del dodicesimo anno di età.