Prenotano e pagano il biglietto ma quel treno non esiste più

Amara sorpresa per coppia spezzina: il rientro da Roma diventa un'odissea. Ma il convoglio è ancora indicato nell'orario

 Bruno Patrone

Bruno Patrone

La Spezia, 24 agosto 2016 -  IL BIGLIETTO c’è, la prenotazione pure, ma il treno non esiste. Una disavventura in piena regola, quella vissuta da una coppia di spezzini che si apprestavano a tornare in città dopo essere stati a Roma per una visita al Vaticano. Eppure Bruno Patrone, spezzino, aveva preparato tutto al dettaglio: aveva controllato su internet quale treno prendere per ritornare a casa, e aveva fatto regolarmente il biglietto alla biglietteria della stazione ferroviaria centrale. Treno Intercity 522 delle 19.48 da Roma San Pietro e in arrivo poco prima della mezzanotte alla Spezia Centrale, con tanto di prenotazione del posto a sedere per entrambi gli spezzini.

La brutta sorpresa, per la coppia, arriva una volta arrivata alla piccola stazione di Roma San Pietro. «Siamo arrivati in stazione anche con n discreto anticipo, in modo da poter ritagliarci qualche minuto per mangiare qualche cosa prima di ripartire, ma quando ho dato un’occhiata al monitor che indicava la cronologia delle partenze, mi sono insospettito» spiega Patrone. Del treno, nell’elenco dei treni in partenza, neanche l’ombra. Un errore del computer, una dimenticanza del gestore? Meglio chiedere informazioni. «Non c’era nessuno cui chiedere lumi, così mi sono rivolto all’ufficio della polizia. Gli agenti, gentilissimi, hanno verificato. E mi hanno spiegato che quel treno, per cui avevamo fatto la prenotazione, non esisteva più. Eppure ancora oggi, se si controlla su internet, quel treno risulta ancora in servizio».

Alla coppia, così come altri viaggiatori che hanno subito la stessa sorte, non rimane altro che aspettare un altro convoglio. Quale? L’Intercity 35522 delle 21.08, proveniente da Napoli: ovvero quello che da qualche tempo avrebbe sostituito il treno “fantasma” delle 19.48. «E’ arrivato persino con grande ritardo. Alla fine, siamo riusciti ad arrivare in città solo alle 2.30 passate. Lo stesso disagio l’hanno subito altre persone che dovevano andare a Sestri Levante e a Chiavari, e che non sapevano che il treno delle 19.48 non esisteva più, ed era stato sostituito» spiega l’uomo, che durante il viaggio ha dovuto fare i conti pure con prenotazioni del posto a sedere che, giocoforza, erano sballate e non garantivano alla coppia la garanzia di affrontare il viaggio seduti nella poltrona. «Fortunatamente il capotreno, dopo alcune sollecitazioni, ha trovato due posti liberi per consentirci di fare il viaggio seduti» spiega Bruno Patrone, che ieri mattina si è recato in stazione alla Spezia per chiedere spiegazioni.