Carni radioattive e foraggi contaminati nel regno del biologico

Tracce trovate nei bovini di un'azienda della Val di Vara e nei foraggi loro destinati. Due animali abbattuti, altri isolati. L'Asl: Non è stato ritrovato alcun livello di radioattività"

Mucche in un allevamento (Newpress)

Mucche in un allevamento (Newpress)

La Spezia, 28 gennaio 2017 - Tracce di radioattività nelle carni bovine e nel foraggio utilizzato da un'azienda zootecnica biologica in alta Val di Vara, a Rocchetta Vara, nello Spezzino. Li hanno rilevati, tramite analisi, gli ispettori veterinari dell'Asl 5 che durante un consueto controllo all'azienda lo scorso giugno hanno individuato la presenza di «stronzio 90» e «potassio 40» sia nel foraggio sia nelle carni bovine. 

L'Asl 5 ha così avvisato la Regione Liguria, il Ministero della Salute e la Procura spezzina: giovedì scorso a Genova è stata convocata una riunione urgente al Dipartimento della Sanità regionale, diretto da Francesco Quaglia, per fare il punto. Secondo l'Asl non ci sarebbero pericoli per la salute pubblica, perché le carni non sono finite sul mercato, due animali sono stati abbattuti e gli altri isolati.

L'azienda zootecnica si trova nel biodistretto della Val di Vara, che comprende i territori di Rocchetta Vara, Zignago, Varese Ligure, Sesta Godano, Maissana, Carro e Carrodano. Si tratta di una zona dell'entroterra spezzino in cui il 60% del territorio in cui operano le aziende è stato certificato come biologico. Sulla presenza dei due isotopi radioattivi proseguono gli accertamenti. Non è escluso possa trattarsi di un errore strumentale. Fatto sta che le analisi proseguiranno anche su campioni di terreno e sulle acque utilizzate per abbeverare gli animali dell'azienda zootecnica. Le analisi sono state affidate ad Arpal.

La Asl: "Non è stato ritrovato alcun livello di radioattività nelle carni della Val di Vara". Lo precisa in una nota ufficiale l'Asl 5 in riferimento alle tracce di isotopi radioattivi trovati su un campione di foraggio in una azienda zootecnica biologica nel comune di Rocchetta Vara (La Spezia). In particolare il primo campione aveva rilevato la presenza degli isotopi stronzio 90 e potassio 40, di cui non c'è traccia però nei campioni successivi. "Il consumo di carne proveniente da tutto il territorio spezzino - comunica Asl 5 - è assolutamente sicuro. Sono state condotte indagini sulle ossa di bovini sottoposti a macellazione differita e non si riscontrano valori che possano costituire pericolo sanitario. La carne biologica della Val di Vara si conferma alimento sano e di alta qualità". La Asl precisa inoltre che non sono stati macellati bovini a causa della prima analisi 'positiva'. Sono intanto in corso nuove analisi e verifiche sui campioni di fieno.