Lotta dura contro le slot machine: primi sigilli in un bar vezzanese

Il sindaco: «Nessuna deroga, uniti contro le ludopatie»

SLOT A sinistra i dispositivi elettronici (foto archivio), sopra il sindaco Fiorenzo Abruzzo

SLOT A sinistra i dispositivi elettronici (foto archivio), sopra il sindaco Fiorenzo Abruzzo

Vezzano Ligure, 12 settembre 2016  - SIGILLI alle slot machine vicine a una scuola: è la prima volta che viene adottata questa drastica misura nel Comune di Vezzano. «Le regole devono essere rispettate» esordisce il primo cittadino, Fiorenzo Abruzzo che, insieme alla Polizia Municipale del suo Comune, ha condotto un’operazione di controllo che ha portato a staccare la spina delle slot machine presenti in un bar vezzanese. Una misura che arriva in risposta al regolamento comunale emanato contro la ludopatia e che vieta la presenza delle macchinette in locali vicini a strutture sensibili. Una misura varata dallo stesso Sindaco che ha deciso di dire addio alle slot perchè, in questo caso, vicinissime alle scuole.

E’ SUCCESSO pochi giorni fa in un bar del territorio che già in precedenza era stato sotto osservazione e, trattandosi di una situazione recidiva, è scattata la sospensione del funzionamento delle slot e la conseguente apposizione di sigilli. Al bar infatti erano già state elevate altre contravvenzioni da 1000 euro ciascuna, ma nonostante l’importo salato, gli agenti hanno riscontrato che all’interno si continuava a giocare. Immediati, dunque, i sigilli alle slot che rimarranno pertanto spente, con la speranza che, dopo la «bacchettata», vengano eliminate definitivamente. Una misura forte, la prima che viene introdotta e soprattutto applicata, nel vezzanese.

«LA NOSTRA lotta al gioco d’azzardo nasce da una profonda convinzione e non ammette deroghe. – commenta il sindaco di Vezzano – L’obiettivo che ci ha spinto a questo atto è quello di contrastare in tutti i modi il dilagare di comportamenti devianti sempre più diffusi e che arrecano gravissime conseguenze non solo a chi ne è vittima, ma anche le famiglie coinvolte dei «giocatori» che, spesso, vengono portate alla disperazione». Si tratta di una dipendenza di cui il territorio di Vezzano non è esente: «Sono aumentate le persone che hanno fatto richieste di sostegno ai servizi Sert dei dipartimenti di salute mentale e dipendenze e – conclude Abruzzo – in due anni è triplicato il numero di dipendenti da gioco d’azzardo che si sono rivolti alle strutture pubbliche per essere aiutate. Da parte nostra i controlli continueranno a essere capillari, ma la collaborazione può essere la carta vincente in questa difficile battaglia».

Cristina Guala