Aggressione violenta a prostituta. Denunciato un poliziotto libico

E' stata la donna a chiamare i carabinieri. Forse c'è anche un complice

Prostituta

Prostituta

La Spezia, 19 novembre 2017 – Avrebbe usato violenza nei confronti di una prostituta. Protagonista sarebbe un agente libico che in questo momento si trova alla Spezia per partecipare a un corso di aggiornamento al Centro nautico e sommozzatori della polizia di Stato.

Il condizionale è d’obbligo perché sulla vicenda, sulla quale stanno indagando i carabinieri, viene mantenuto il più stretto riserbo.

Il fatto è accaduto in città nella notte tra venerdì e sabato e secondo quanto è stato possibile apprendere, il poliziotto libico non sarebbe stato da solo. Non è ben chiaro cosa sia successo, anche se pare ci sia stato un inequivocabile contatto tra la prostituta e l’uomo. Che forse sarebbe andato oltre il lecito, al punto che la donna ha chiamato i carabinieri per denunciare l’aggressione.

Ai militari dell’Arma ha fornito la sua versione dei fatti e loro non ci hanno messo molto a risalire al protagonista dell’accaduto. Sempre secondo quanto è stato possibile sapere, non si tratterebbe di una violenza sessuale, anche perché nei confronti del poliziotti libico sarebbe scattata soltanto una denuncia a piede libero da parte dei carabinieri. Che continuano comunque ad indagare sull’accaduto, anche per l’eventuale coinvolgimento di altre persone, colleghi del poliziotto. Una fonte qualificata, cercando anche di smorzare il clamore, ha commentato dicendo che non si tratta di un episodio particolarmente grave. Forse anche la prostituta potrebbe aver esagerato nel suo racconto ai carabinieri, la denuncia comunque rimane.

Al Centro nautico e sommozzatori in via XV Giugno, che rappresenta una delle eccellenze della polizia di Stato, non è una novità che si svolgano dei corsi di aggiornamento dedicati agli appartenenti di altre forze di polizia nell’ambito della cooperazione internazionale. Con la Libia in particolare in questo momento il tema che sta più a cuore è il pattugliamento delle coste, al quale il Cnes della Spezia ha collaborato direttamente in passato, per contrastare il massiccio afflusso dei profughi.

M.B.