Primarie per il sindaco, almeno due i candidati in campo

Dopo l'assessore Mori anche l'oncologo Vaira conferma la disponibilità. Per il Pd e il centrosinistra diventa difficile non dare la parola agli elettori

Franco Vaira, pronto per le primarie

Franco Vaira, pronto per le primarie

La Spezia, 17 marzo 2017 -  QUALCUNO sta lavorando alacremente contro le primarie per la scelta del candidato sindaco. Quasi fossero la peste. Impegno legittimo, ma quanto meno poco comprensibile, visto che le primarie aperte ai non iscritti sono lo strumento fondativo del Pd e la via che il 30 aprile consentirà al ministro Orlando di contendere la segreteria nazionale a Renzi. In queste stesse ore, però, altri lavorano a favore. Lo fa Corrado Mori, che nell’unione comunale del Pd di lunedì ha ribadito il sì alle primarie e la volontà di candidarsi. Tant’è che è stata nominata la commissione col compito di stilare il regolamento.

LE FILA verranno tirate nella direzione di lunedì 20: se non spuntasse il candidato unico condiviso dalla coalizione (e ieri La Nazione ha riferito in esclusiva del tentativo in corso sul presidente del consiglio comunale, il socialista Paolo Manfredini), primarie dovranno essere. Forse il 23 aprile. Oltretutto in campo c’è già un secondo candidato: l’oncologo Franco Vaira, che conferma al nostro quotidiano la volontà di partecipare.

Dottor Vaira, pronto a candidarsi alle primarie del centro sinistra? «Prendo atto di due elementi: uno, la decisione del Pd di indire le primarie di coalizione a meno di una candidatura condivisa dalle varie componenti della coalizione. Due l’annuncio di Corrado Mori della sua intenzione di candidarsi alle primarie. Confermo quindi la mia disponibilità a candidarmi alle primarie del centro sinistra in qualità di indipendente».

A favore delle primarie e pronto a metterci la faccia? «Ho sempre ritenuto che le primarie aperte a tutti gli elettori del centro sinistra siano uno strumento importante di democrazia che fa onore al Pd».

Chi è contro, dice di temere che le primarie generino divisione. La brutta esperienza delle Regionali 2015 è un nervo scoperto. «Non credo che in questa città ci sia il rischio che le primarie possano costituire un momento di divisione. Personalmente ho stima di Corrado Mori e profondo rispetto per le sue opinioni politiche».

Con Mori, dunque, lei si attende un confronto franco e costruttivo? «Se il Pd non negherà agli elettori del centro sinistra la possibilità di scegliere il candidato sindaco, mi impegnerò per garantire una competizione leale e civile, tale da costituire un arricchimento del dibattito sull’amministrazione della città con l’obbiettivo di far scegliere agli elettori di centro sinistra il candidato che saprà esprimere il programma migliore per il governo della Spezia».

Non sarete comunque candidati fotocopia. «Io e Mori abbiamo sicuramente storie personali e idee diverse, ma sono sicuro che la nostra eventuale competizione si possa riassumere in uno slogan unità nella diversità. Perché tutti e due abbiamo chiaro che l’avversario non è dentro ma fuori dal centro sinistra».