Parcometri usati come... bancomat: in tribunale il vigile urbano arrestato

Monterosso, l'agente sarà ascoltato dal gip. E' accusato di aver sottratto l'incasso

Stefano Mazzanti

Stefano Mazzanti

Monterosso, 28 agosto 2016 - Sarà interrogato lunedì mattina dal  gip Marinella Acerbi il vigile urbano in servizio a Monterosso arrestato dai carabinieri con l’accusa di aver rubato gli incassi dei parcometri. Stefano Mazzanti è difeso dall'avvocato di fiducia Alessandro Mammana.

Secondo l'accusa, l'uomo si avvicinava ai parcometri, li apriva con la chiave e si appropriava delle monete. Furti ripetuti che non desterebbero curiosità se non fosse che a commetterli sarebbe stato un vigile urbano di Monterosso. Stefano Mazzanti, 53 anni, residente alla Spezia, vice sovrintendente in servizio al comando monterossino da una ventina d’anni, è stato per questo arrestato giovedì scorso  dai carabinieri di Monterosso, a seguito della denuncia presentata dal sindaco Emanuele Moggia. Mazzanti è stato sorpreso ad appropriarsi, a più riprese, dell’incasso dei proventi dei parcometri gestiti da Mobilità e Parcheggio, per un totale di circa 3 mila euro. È stata proprio la società spezzina a scoprire che dal primo giorno di agosto i conti non tornavano perché gli incassi reali erano inferiori da quelli indicati dal software dei parcometri. Da qui l’acquisizione dei filmati delle telecamente di videosorveglianza collocate nelle vicinanze dei dispositivi di controllo della sosta, visionati accuratamente dal comandante della polizia municipale di Monterosso, Lazzaro Fontana, che ha avuto l’amara sorpresa nell’identificare nell’autore dei furti proprio un suo dipendente. E che poi, successivamente, ha avuto l’ingrato compito di comunicare il fatto al sindaco e alla Procura.

NEI FILMATI si vedeva chiaramente il vigile in azione: si avvicinava alla colonnina del parcometro che apriva con la chiave a disposizione e poi si allontanava con naturalezza. L’indagine è stata quindi coordinata dai carabinieri del nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale dei carabinieri. Mazzanti da ieri mattina è agli arresti domiciliari, misura cautelare eseguita dai carabinieri di Monterosso: l’accusa è di furto aggravato e continuato ai danni della società spezzina Mobilità e parcheggio. NUOVI GUAI giudiziari quindi all’orizzonte per un dipendente pubblico che già in passato era stato coinvolto in vicende approdate in Tribunale: nel 2008 era stato accusato di falso in atto pubblico per non aver accertato personalmente opere edilizie così come invece risultava dall’attestazione e di recente era finito nel calderone delle indagini per i costi gonfiati del post alluvione nel borgo delle Cinque Terre. Oggi una nuova, pesante, accusa alla quale seguirà una sanzione disciplinare, con tutta probabilità l’interruzione del rapporto lavorativo. «Riteniamo che questo triste fatto dimostri che i Comuni, quando gestiti da amministratori e funzionari onesti, possano individuare e isolare quei dipendenti che non considerano il lavoro nel settore pubblico come un servizio alla collettività e al territorio. Si deve continuare a credere nelle istituzioni» sottolinea il sindaco Moggia, pronto a richiedere la restituzione di quanto sottratto. Laura Provitina