"Stop alla vendita di scuole e parchi"

Caratozzolo presenta emendamenti e annuncia battaglia in aula

Massimo Baldino Caratozzolo

Massimo Baldino Caratozzolo

La Spezia, 6 febbraio 2018 – La richiesta arriva da una parte della stessa maggioranza: bloccare l’alienazione della scuola dell’infanzia di via Firenze nel quartiere Umbertino, del parco Sabrina e di altre aree verdi a Pagliari e del parco del Colombaio, limitando in questo caso la vendita al solo edificio della Casina Rossa (già oggi affidata in gestione). Sono richieste formulate nero su bianco dal consigliere Massimo Baldino Caratozzolo, del gruppo “Per la nostra città”, in tre emendamenti al Documento unico di programmazione del Comune presentati sabato scorso. Il piano di alienazioni dell’amministrazione, infatti, non va giù nemmeno ad alcuni esponenti della coalizione di maggioranza: qualche anno fa, non a caso, Giulio Guerri (oggi presidente del consiglio comunale) e Maria Grazia Frijia di Fratelli d’Italia dai banchi dell’opposizione contestavano aspramente il sindaco Massimo Federici per il progetto di cessione – anche allora – della scuola di via Firenze. Oggi, curiosamente, i ruoli sono invertiti, ma la musica non cambia.

"L’alienazione dell’asilo è uno scandalo che avevamo già denunciato sotto la passata amministrazione – attacca Caratozzolo –. Un quartiere vive di servizi, un asilo è sicuramente un servizio primario: non può essere alienato, spostato o accorpato. Tanto più che per quella struttura ci sono una quarantina di bambini ancora in lista d’attesa, che non hanno potuto essere accolti e sono stati dirottati altrove. E non si può certo può dire che è una scuola dismessa: è tutt’ora in funzione». Anche la ventilata cessione del parco del Colombaio viene bocciata sonoramente: «È una parte importante di un quartiere che ha bisogno di investimenti. Non posso votare l’alienazione per poi sperare che nessuno si faccia avanti. Si può fare cassa anche riducendo spese inutili, senza vendere beni comunali".

Dopo la levata di scudi delle opposizioni, così, si allarga anche la crepa all’interno della maggioranza di centrodestra. Caratozzolo e Guerri, infatti, si erano già smarcati dal resto della coalizione a dicembre, votando contro l’aggregazione Acam-Iren. Che lo strappo sia vicino? «Negli uffici del Comune c’è una continuità preoccupante, voglio capire perché continuano a lavorare in questo modo», si limita a dire Caratozzolo.

L’ennesima resa dei conti è fissata per il consiglio comunale di giovedì sera, in cui si discuterà e si porterà in votazione il bilancio di previsione 2018-2020 del Comune, che include anche il controverso piano di alienazioni. A giudicare dai toni dell’ultima riunione di maggioranza, la settimana scorsa («se votate contro siete fuori», avrebbe avvertito l’assessore Paolo Asti), le premesse non sono delle migliori. «Se bocceranno gli emendamenti? Se ne assumeranno la responsabilità – taglia corto Caratozzolo –. Questa maggioranza continuiamo ad appoggiarla, facendo di volta in volta le riserve che riteniamo opportune: credo che la politica si faccia così».

Gabriele Cocchi