Aurelia, la strada killer: quattro morti in tre mesi

Arcola, l'ultima vittima è Raffaele Maugeri, 23 anni. E prima di lui Beatrice, Nerina, Alessio: vite spezzate su un tratto di strada pericolosissimo. La richiesta di soluzioni

L'incidente mortale di Arcola

L'incidente mortale di Arcola

La Spezia, 1 aprile 2016 – Una strada maledetta, teatro di troppi incidenti. Con quello del 23enne Raffaele Maugeri (CLICCA QUI PER L'ARTICOLO), che ha perso la vita venerdì nello scontro con un'auto, sono ben quattro gli incidenti con esitii mortali soltanto dall’inizio di quest’anno lungo la statale Aurelia ad Arcola.

La prima vittima, nel mese di gennaio fu Beatrice Maragliano, 65 anni: venne investita davanti a casa, mentre attraversava sulle strisce pedonali. Aveva accompagnato a casa della figlia Francesca la nipotina, per poi tornare nella sua abitazione: solo pochi passi.

La seconda vittima è stata un’anziana di Ressora, anche lei investita mentre attraversava la strada, nei pressi del tabacchino, sempre a gennaio: Nerina Sturli aveva 87 anni ed è morta dopo due settimane di agonia all’ospedale della Spezia.

Il dolore ha poi trafitto un mese fa la famiglia di Alessio Errico Sponcichetti, 40 anni, assistente capo di polizia, sarzanese, ma da otto in servizio alla Stradale di Viareggio: in sella al suo scooter, stava percorrendo la statale Aurelia in direzione di Sarzana quando, arrivato nei pressi del tabacchino di Ressora, a poca distanza dal punto in cui si erano verificati gli altri due incidenti mortali registrati in zona dall’inizio dell’anno, è andato a urtare violentemente contro un’auto, che proprio in quel momento stava imboccando via Canal Ressora.

E poi ieri l’ultima vita spezzata, quella di Raffaele Maugeri, a soli 23 anni.

Raffaele Maugeri

La pericolosità dell’Aurelia è stata più volte segnalata non solo dai residenti ma dalla stessa amministrazione comunale: il sindaco di Arcola Emiliana Orlandini ha infatti anche di recente sollecitato il prefetto Mauro Lubatti ad aiutarla per ottenere un intervento risolutivo. La prima richiesta è l’installazione, da parte di Anas, di un rilevatore di velocità. Gli arcolani hanno anche promosso una petizione popolare, raccogliendo in breve tempo oltre 300 firme, che sono state consegnate in Prefettura per vedersi garantire una maggiore sicurezza su quel tratto di strada che attraversa il centro abitato.