Cadavere trovato nell'officina, il mistero si infittisce

La tragedia di Fabio legata al mistero dell’auto

Il capannone dell’autocarrozzeria di Angeli Giovanni a Buonviaggio dove è stato trovato il corpo senza vita del cinquantenne Fabio Cozzani

misteriosa morte di un uomo di 53 anni certo Fabio Cozzani trovato cadavere all'interno della officina Angeli a Buonviaggio. Lavorava in porto come dipendente della ditta Rampini.Indagini dei carabinieri.

Sarzana (La Spezia), 8 febbraio 2018 - L’hanno  smontata pezzo su pezzo i Carabinieri del comando provinciale della Spezia quella  Fiat Multipla abbandonata da Fabio Cozzani, spezzino 51enne, trovato cadavere  la mattina di martedì dagli operai in un capannone della carrozzeria “Angeli Giovanni” a Buonviaggio nel Comune di Vezzano.

Avrebbe dovuto dare delle risposte su un giallo che diventa sempre più fitto ma (almeno per il momento) gli investigatori dell’Arma  hanno trovato solo arnesi da lavoro e un cambio di vestiti puliti. Lunedì sera la Multipla sulla quale si trovava alla guida Cozzani stava procedendo in direzione della Spezia, probabilmente l’uomo stava rientrando a casa dove l’attendeva la moglie per la cena, arrivava da Aulla dove sembra avesse svolto fino alle 18 alcuni lavori di manutenzione, piccole commissioni che faceva da quando aveva perso il posto di lavoro. Lo ha fermato un incidente, o un guasto. Lo hanno ucciso forse una serie di allucinanti coincidenze.  

La Multipla  era di una ditta di Aulla che opera nella compravendita di auto, ma non era mai stato fatto il passaggio di proprietà con il vecchio proprietario. Cozzani aveva un rapporto di lavoro con il titolare, dalla scorsa primavera, ed aveva in uso la vettura. Viaggiava con la targa “Prova” che poi avrebbe tolto dopo che essere rimasto bloccato sulla corsia opposta ma a poca distanza dalla carrozzeria Angeli, forse per un lieve incidente. Chi l’ha visto per l’ultima volta sono stati i militi di una pubblica assistenza, intervenuti a poca distanza da dove si trovava. Un automobilista  aveva infatti chiamato il 118 segnalando che nella zona c’era un’Ape finita in una scarpata.

Quando sono arrivati i soccorsi è stato proprio Cozzani che indossava un gilet giallo, catarinfrangente ad indicare il luogo dove era finita l’Ape. LORO sono andati nel posto indicato  ma non hanno trovato nulla, al ritorno Cozzani non c’era più. Un quarto d’ora dopo  sono intervenuti i Carabinieri della stazione di Vezzano che stavano effettuando un controllo del territorio hanno visto la Multipla abbandonata e dopo le vane ricerche del proprietario hanno chiamato la ditta Angeli affinchè intervenisse col carroattrezzi.

Il giallo dell’Ape è stato risolto ieri mattina dai Carabinieri: effettivamente l’incidente c’era stato ma il conducente era riuscito a rimettere il mezzo in carreggiata e tornarsene a casa. Restano però ancora senza risposta i tanti misteri che circondano la morte del 51enne spezzino. Quando è stato visto per l’ultima volta Cozzani era solo ma questo non esclude che con lui si trovasse qualcuno e magari si fosse nascosto. Soprattutto però resta il mistero più grande cosa ha spinto l’uomo ad incamminarsi nel bosco con un freddo gelido e pioggia battente per raggiungere la parte posteriore della ditta Angeli ed entrare nel capannone per cercare l’auto custodita? Cosa c’era dentro quella Multipla? Lo ha fatto da solo per quel percorso, oppure era con qualcuno che quando ha trovato e preso quello che cercava l’ha colpito lasciandolo morire di freddo nel capannone?

Domande alle quale stanno cercando di dare una risposta i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale della Spezia, coordinati dal colonnello Andrea Fabi che non stanno tralasciando alcun particolare e stanno battendo senza soste ogni possibile pista. Ciò in attesa dell’esito dell’autopsia che, disposta dal pm Federica Mariucci, verrà effettuata dall’anatomopatologo Susanna Gamba questa mattina; l’esame dovrebbe chiarire le cause della morte di Fabio Cozzani e dare importanti risposte per la soluzione del giallo. 

Carlo Galazzo