Prende a morsi sul viso la compagna, fermato con lo spray al peperoncino

Al debutto operativo la nuova ‘arma’ in dotazione alla polizia

La polizia con lo spray urticante

La polizia con lo spray urticante

La Spezia, 7 marzo 2017 - Come una belva imbizzarrita. Prima il morso in pieno volto alla compagna. Poi l’aggressione ai poliziotti intervenuti per raffreddare i bollenti spiriti. Aveva già in mano un coltello pronto per l’affondo quando con un spruzzo è stato annientato. Forza del peperoncino: capace di mettere ko, senza danni permanenti, coloro che mettono a rischio l’incolumità altrui.

Come il tunisino di 31 anni reso inoffensivo dalla nuova ’arma’ in recente dotazione alla Polizia. Ieri il debutto operativo, con conseguente arresto del soggetto per maltrattamenti in famiglia, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.

ERANO da poco passate le 6 di mattina quando è arrivata la richiesta di intervento al 113. Al telefono la figlia di una donna di 54 anni che era stata chiamata dal fratellino adolescente, terrorizzato perché il compagno della madre la stava malmenando.

Le volanti sono piombate a razzo nella casa - alla Chiappa - teatro del parapiglia. Gli agenti si sono trovati davanti la donna col volto straziato dal morso. La reazione dell'uomo alla vista delle divise è stata violenta. Ha agguantato un coltello che era sul tavolo della cucina e ha cercato di colpire gli agenti.

Questi lo hanno bloccato in tempo (rimediando leggere ferite) in un mix di abilità a far scattare la morsa umana e nell’uso dello spray al peperoncino, da 20 giorni entrato a far parte delle dotazioni della Polizia di Stato.

La nube sprigionata dallo spray ha stordito il tunisino che è stato fermato e portato in ospedale, non prima di tamponare, con alcune capsule d’acqua connesse allo spray, la reazione urticante e i problemi respiratori indotti. Nel frattempo la donna è stata curata e poi è rientrata a casa; il figlio adolescente di lei è stato affidato ad un parente.

DAL SANT’ANDREA, dopo una breve terapia, il 31enne è stato dimesso e per lui si sono spalancate le porte del carcere in base a quanto stabilito dal pm di turno, la dottoressa Rossella Soffio, con a mente i suoi precedenti penali.

Le accuse a suo carico sono quelle, come detto, di maltrattamenti in famiglia, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. La prima contestazione si è ancorata a pregressi interventi della volante nell’abitazione della coppia, gia teatro delle vessazioni di lui nei confronti di lei.

Corrado Ricci