Moglie-padrona maltratta il marito: "Se esci ti brucio la casa"

E’ accusata di aver picchiato e minacciato di morte il coniuge più anziano

Tribunale (foto d'archivio)

Tribunale (foto d'archivio)

La Spezia, 4 dicembre 2016 - Moglie-padrona. Inconsueto ma vero. A fronte dell’abitualità dei casi nei quali è il marito a prevaricare, questa volta è una donna ad essere indagata per i maltrattamenti inferti al coniuge. Un crescendo di vessazioni, e perfino botte, dal 2013 ai giorni nostri, che hanno indotto il giudice Marta Perazzo a disporre nei confronti della donna il divieto di avvicinarsi al marito: deve tenersi alla larga da lui per almeno duecento metri, traslocando nella casa nella sua disponibilità.

Una liberazione per l’uomo, un anziano ultraottantenne che, secondo gli incartamenti giudiziari, ne avrebbe subite di tutti i colori. Nel capo di imputazione contestato alla donna, sulla settantina, si parla di reiterate percosse, quali schiaffi al viso, alle orecchie, lanci di oggetti, ingiurie e minacce.

Fra le frasi attribuitele: "Quando dormi di dò un colpo in testa e ti lascio secco", "Se esci ti brucio la casa", "Ti voglio rovinare", "Se mi mandi via spacco tutto". Fra i fatti indicati nell’ordinanza a sostegno dell’accusa di maltrattamenti ci sono anche i lanci di secchi e di vasi di terracotta all’indirizzo dell’uomo; una volta, venne colpito alla gamba e all’orecchio, con l’effetto indotto di mandare ko la protesi acustica, oltre a dover ricorrere alle cure del pronto soccorso per le lievi lesioni patite. Tutto ciò con l’aggravante, contestata alla moglie, di aver infierito contro una persona che, in relazione all’età e alle condizioni di salute, non è in grado di difendersi.

Il materiale probatorio, allestito dal pm Claudia Merlino nel chiedere al gip la misura cautelare, è ampio: oltre alle querele formalizzate dall’anziano, ci sono anche un’informativa della Polizia, una nota dei Carabinieri e i verbali con le testimonianze dei figli dei coniugi raccolte dagli investigatori. Che a loro volta hanno fatto le spese dell’intemperanza della donna.

Un’assistente della Polizia, che aveva fatto ingresso in casa per prendere a verbale l’uomo impossibilitato a muoversi, era stata aggredita. Anche questa circostanza ha influito nella decisione del giudice di allontanare la moglie dal marito per scongiurare il rischio di reiterazione dei reati. Lunedì la donna sarà interrogata, assistita dall’avvocato difensore Emiliano Barbieri.

Corrado Ricci