"Mia moglie è diventata una strega". Cacciata di casa per ordine del giudice

Anziano può tornare a vivere nell’abitazione occupata dall’ex badante

Un'aula di tribunale (Foto d'archivio)

Un'aula di tribunale (Foto d'archivio)

La Spezia, 23 febbraio 2018 -  Cacciata  di casa per ordine del giudice. Diritto dell’anziano marito a ritornare nell’abitazione di sua proprietà con l’obbligo di versare alla moglie (nelle more del processo di separazione) un assegno di mantenimento di 350 euro al mese.

Questi gli sviluppi giudiziari della vicenda che contrappone un uomo di 91 anni alla ormai ex di 67 anni per le vessazioni e le violenze subite dal primo. Questo, dopo aver sporto querela, ha recentemente fatto appello alla sezione civile del Tribunale per ottenere il provvedimento di «protezione». Quest’ultimo, emesso dal giudice Laura Rotolo su istanza degli avvocati Gianfranco Borrini e Patrizia Pellitteri, si ancora alle condizioni della casa ‘certificate’ da un sopralluogo della Polizia nell’agosto scorso: finestre, nonostante l’afa, chiuse e ‘mantate’ di una pellicola nera nonostante l’afa, odore acre di fumo e spezie: Ciò in parallelo all’aggressione sofferta dell’uomo, a fronte della pretese della donna di ottenere 50mila euro di buona uscita. All’epoca battè in ritirata, trovando rifugio nella casa di un figlio. Ora il riconoscimento del suo diritto a tornare nell’abitazione e l’ordine alla donna di allontanarsi. Ciò mentre è prossimo al capolinea il procedimento penale nel quale fanno «prova» le dichiarazioni dell’uomo raccolte, un mese fa, nelle forme dell’incidente probatorio. All’epoca disse: «Mia moglie è una strega; mi ha sottoposto a riti esoterici, vorrebbe condizionarmi. Mi sono accorto della sua indole dopo il matrimonio; prima quella donna mi accudiva come badante... lo faceva con dedizione; poi mi ha scaricato, si è presa gioco di me... ha cominciarmi a picchiarmi, ad alimentarmi male.. ho dovuto andare ad abitare con mio figlio per sottrarmi ai maltrattamenti».

A proposito dei  riti esoterici, l’uomo aveva puntualizzato: «Mi ha costretto a subire riti contro il malocchio: dovevo dormire con un bicchiere di albume sotto il letto e con la Bibbia aperta sul comodino, con un paio di forbici sopra». Quest’ultima scena, fotografata dagli operatori della Volante all’atto del sopralluogo dello scorso agosto, è stata ripresa nel provvedimento del giudice Rotolo. A proposito dei patimenti sofferti nel periodo estivo l’anziano, nel corso dell’audizione protetta, aveva riferito: «Il caldo era insopportabile... lei non voleva fare girare aria. Sigillava le finestre con dei fogli neri e questo aveva l’effetto di far aumentare la temperatura». Un inferno.

Corrado Ricci