Meningite, crollano le vaccinazioni

Snobbati dalle famiglie i richiami per gli adolescenti

Vaccinazione

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La Spezia, 15 gennaio 2017 - Aumentano i bambini sottoposti alle vaccinazioni obbligatorie, crollano quelli che accedono alle iniezioni ‘raccomandate’, con un calo preoccupante della copertura da meningococco C sia per i nuovi nati, sia per gli adolescenti con una scarsa (e preoccupante) propensione alle vaccinazioni di richiamo, tanto da spingere l’azienda sanitaria a sollecitare, già nelle prossime settimane, duemila adolescenti spezzini a ripresentarsi negli ambulatori.

E’ un quadro che per dirla con i tecnicismi sanitari è al limite dell’immunità di gregge, quello che emerge dai dati dell’Asl5 sulla copertura vaccinale della provincia. I dati, riferiti allo scorso mese di dicembre, sono eloquenti. Da una parte, migliora la propensione delle famiglie a rispettare i vaccini obbligatori legati a polio, difterite, tetano ed epatite b: nel 2015 sessantadue bambini non sono stati vaccinati. Sono stati 1336 su 1398 i neonati vaccinati nel primo anno di vita, pari a una copertura del 95,56 per cento, in aumento rispetto al 2014, quando la percentuale fu del 93,40% (1374 bambini vaccinati su 1471).

"L’adesione dell’ultimo anno (il 2015, ndr) ha avuto un lieve recupero rispetto all’anno precedente; ciononostante rimane ai limiti della soglia di copertura del 95% per garantire la cosiddetta protezione di massa ‘effetto gregge’ – spiega Francesco Maddalo, primario del Dipartimento di prevenzione dell’Asl spezzina –. Va attentamente vigilato il livello di adesione ai vaccini obbligatori: in questa direzione, personalmente valuto favorevolmente la misura adottata da altre Regioni di richiedere queste vaccinazioni come prerequisito agli asili nido o scuole dell’infanzia. L’aumento delle adesioni tuttavia si potrà ottenere non con l’imposizione di un obbligo, ma con il coinvolgimento consapevole di una serie di attori, quali i genitori stessi e i medici di riferimento".

Non mancano però le ombre. I vaccini ‘raccomandati’ e offerti gratuitamente crollano a livelli preoccupanti. Su tutti, quello per la protezione da meningococco di tipo C, offerto nel secondo anno di vita. Nel 2015, le prime dosi somministrate sono state 738, con una percentuale di adesione di appena il 52,78%. L’anno prima, le dosi di vaccino somministrate furono 1194, pari all’81,16 per cento, mentre nel 2013 la copertura fu ancora migliore, con 1316 bambini vaccinati, pari all’83,82%. Percentuale decisamente più conformante per il vaccino da meningococco B, che nel 2015, anno in cui è stata introdotta gratuitamente, ha visto 1136 prime dosi somministrate, pari all’81,25%.

In drastico calo anche il vaccino Mpr, che garantisce la copertura da morbillo, parotite e rosolia. Nel 2015, sono stati 725 i bambini vaccinati, ovvero poco più della metà del totale (51,85%), mentre negli anni precedenti le percentuali superavano abbondantemente l’ottanta per cento di copertura.

"I dati mostrano un calo preoccupante nell’ultima classe di nascita; è allo studio – spiega Maddalo – un’iniziativa di sollecito, coinvolgente sia la famiglia sia il curante". Anche i richiami vaccinali sembrano essere passati di moda. E’ il caso del meningococco C, il cui richiamo è da somministrare nel quattordicesimo anno d’età. Ebbene, l’anno scorso, solo 1130 adolescenti su 1744 si sono presentati per vaccinarsi nuovamente; pari al 64,79%: percentuale peraltro migliore di quella degli anni precedenti, e che ha spinto proprio per questo motivo l’Asl a mettere in campo un’iniziativa di sollecito nei confronti degli adolescenti. A fine mese l’Asl invierà duemila lettere ai ragazzi classe 1998 e 1999 che hanno mancato l’appuntamento con il vaccino di richiamo.