Ruba soldi in casa di un’anziana. Preso sul fatto

I carabinieri appostati in salotto

I carabinieri di Ceparana nascosti nel salotto della vittima

I carabinieri di Ceparana nascosti nel salotto della vittima

La Spezia, 20 agosto 2016 - Giorno dopo giorno, per un mese, ha visto sparire dalla propria abitazione piccole somme di denaro, senza capacitarsi di come fosse possibile, ma a dare una risposta ai dubbi e alle preoccupazioni di una donna di 76 anni, pensionata e vedova, ci hanno pensato i carabinieri, che hanno teso una trappola al ladruncolo seriale e l’hanno beccato con le mani nel sacco. E’ accaduto giovedì sera a Ceparana, in via Vecchia, con un ragazzo di 23 anni originario di Sarzana, ma residente nel comune di Follo arrestato dai carabinieri della locale stazione, guidata dal maresciallo capo Luca Taurchini. E’ stato proprio il comandante della stazione, una volta ricevuta la denuncia dell’anziana, ad organizzare il «tranello» che, dopo poche ore, ha visto finire in manette il giovanissimo follese. La donna, originaria di Calice al Cornoviglio, da settimane lamentava la scomparsa di piccole somme di denaro dalla propria casa. Circa duecento euro la somma sparita in poco tempo dall’abitazione, con l’anziana signora, che abita da sola, preoccupata per questo strano «fenomeno». 

I militari dell’Arma non ci hanno pensato due volte, preparando la trappola: la donna è stata fatta uscire dall’abitazione, mentre al suo interno, nascosti in una cameretta, sono rimasti due carabinieri. Il ladro seriale, che in queste settimane era andato praticamente a botta sicura, conoscendo le abitudini della vittima, è entrato in azione poco dopo le 21.15: con una tessera plastificata ha forzato la porta di ingresso della casa, mettendo immediatamente le mani sulla borsetta dell’anziana e «prelevando» dal portafogli una banconota da venti euro. Neanche il tempo di mettere in tasca il maltolto, che sul ragazzo sono piombati i due militari in borghese, che l’hanno bloccato e arrestato in flagranza. Il 23enne follese è stato inizialmente costretto agli arresti domiciliari, e ieri mattina è comparso davanti al giudice monocratico Giacomo Nappi per la direttissima. Il giovane, incensurato, assistito dall’avvocato Maurizio Raffaelli, ha spiegato al giudice le motivazioni che l’avrebbero spinto a entrare per cinque volte nell’abitazione dell’anziana per derubarla: da qualche settimana ha perso il lavoro, e sarebbe stato dunque impossibilitato a far fronte ad alcuni pagamenti. L’avvocato del ragazzo ha chiesto, e ottenuto, i termini a difesa (il processo scatterà il prossimo febbraio: nel frattempo il ragazzo è stato rimesso in libertà) anche facendo leva sulla volontà dello stesso ragazzo di risarcire l’anziana donna, restituendo le somme rubate.