Colto da malore nei bagni della stazione. Giovane muore sotto gli occhi di un amico

I soccorritori hanno provato a rianimarlo per un’ora. Aveva 37 anni

L'intervento alla stazione

L'intervento alla stazione

La Spezia, 29 giugno 2017 - La porta del bagno della stazione è rimasta chiusa per quasi due ore, ieri mattina, a partire dalle 10.30. A piantonare l’ingresso c’era il personale della Polfer, che riferiva ai turisti l’impossibilità di accedere al locale. Al suo interno c’era, infatti, il corpo senza vita di un uomo, riverso sul pavimento, vicino ai lavandini. Andrea Capuccini, 37 anni, nativo di Chiusi in provincia di Siena e residente a Panicale, in provincia di Perugia, forse neppure si è reso conto di quanto gli stava succedendo. Era in vacanza con un suo amico: in auto avevano raggiunto la stazione proprio perché Capuccini stava accusando un malore e aveva bisogno di raggiungere un bagno. Quando è arrivato sul piazzale del primo binario – così come riferiscono alcuni testimoni – ha chiesto informazioni al personale ferroviario perché sentiva un forte dolore all’addome.

Il giovane poi è entrato nel bagno, dove quel malore si è concretizzato nella sua pienezza. A ritrovare il giovane, riverso a terra, privo di sensi, è stato il personale addetto alle pulizie che ha dato l’allarme. L’ambulanza della Croce Rossa di Muggiano e il personale medico e infermieristico del 118 si sono diretti nel luogo segnalato e hanno rianimato per oltre un’ora il 37enne, nel tentativo di riprendere il suo battito cardiaco. Un lungo massaggio cardiaco e l’utilizzo del defibrillatore non sono valsi, purtroppo, a salvargli la vita.

Capuccini è morto davanti agli occhi increduli dell’amico, che è stato tranquillizzato e sentito dalla Polfer spezzina. Sembra che il giovane soffrisse di ipertensione arteriosa: non è escluso, dunque, che l’arresto cardiaco sia conseguenza di un infarto o di un aneurisma. Il medico legale, Pinuccia Branca, contattata dalla polizia, ha comunque ricondotto il decesso a una morte naturale, tanto che il pm di turno, Federica Mariucci, ha disposto che la salma fosse messa a disposizione della famiglia.

Una famiglia ora distrutta dal dolore, che potrà sapere con certezza la causa della morte del proprio ragazzo solo quando sarà reso noto il risultato del riscontro diagnostico, disposto dall’Asl. Ieri mattina alla stazione c’era un grande via-vai di persone, che si sono letteralmente paralizzate al passaggio di quella bara di metallo, contenente la salma di Andrea Capuccini, che è stata trasportata all’obitorio dell’ospedale della Spezia.

Laura Provitina