Pizzicato con le esche vietate. Maxi multa per un pescatore

Ancora trasgressioni nelle acque del golfo. Scatta l’offensiva della Guardia costiera di Lerici

La Guardia costiera durante un controllo effettuato in mare (foto d’archivio)

La Guardia costiera durante un controllo effettuato in mare (foto d’archivio)

Lerici, 9 agosto 2016 - Ancora trasgressioni nelle acque del golfo. Scatta l’offensiva della Guardia costiera di Lerici. Un incauto bagnante spezzino è stato protagonista di una vicenda che l’altro ieri ha calamitato l’attenzione di centinaia di frequentatori della spiaggia della Venere Azzurra. Facendo leva sulle sue doti di abile nuotatore, con il mare increspato dal vento, si spingeva al largo, oltrepassando di 600 metri la linea di sicurezza dalla spiaggia e finendo in pieno divieto di balneazione. Il tutto senza aver adottato i segnalamenti previsti per la sua incolumità, visto l’intenso traffico di natanti in transito. Al nuotatore gli agenti della Guardia costiera hanno notificato una sanzione che prevede un massimo di 500 euro e lo hanno scortato all’interno della zona di mare riservata alla balneazione. «Il nuotatore – spiega il comandante Francesco Ciardiello – avrebbe dovuto utilizzare la boa segnasub. Solo in quel modo non avrebbe costituito un pericolo alla sua incolumità fisica e al tempo stesso un pericolo per la navigazione marittima. L’intervento rientra nell’operazione Mare Sicuro, coordinata dalla sala operativa della Capitaneria di porto della Spezia 24 ore su 24 finalizzata alla prevenzione a favore della balneazione al fine di garantire il concreto rispetto dei diportisti della zona di mare riservata ai bagnanti. Bagnanti-nuotatori che comunque anche loro devono rispettare tale limite in quanto se escono da tale zona devono segnalare la loro presenza, alle unità in transito, utilizzando i segnalamenti previsti per l’attività subacquea, ovvero boa segnasub di color rosso e bianco visibile a 300 metri».

Sempre l’altro ieri la Guardia costiera di Lerici ha messo in atto verifiche sulle norme che disciplinano la pesca sportiva, in particolare l’utilizzo degli attrezzi individuali e non individuali consentiti. Nell’ambito di questa attività la Guardia costiera lericina, oltre che verificare la limitazione dei prodotti ittici che si possono catturare giornalmente – la quantità prevista dalla norma di settore è di massimo 5 chilogrammi di pesce pescato – ha provveduto ad elevare una sanzione amministrativa ad un pescatore sportivo, compresa tra mille e 3mila euro, a fronte dell’utilizzo di attrezzi da pesca non a norma di legge, palamiti non regolamentari, e che prevede altresì il sequestro amministrativo degli attrezzi da pesca non consentiti dalla legge in materia.