All’estero per l’intervento ai denti. Denunce al Tribunale del malato

L’avvocato Tortorelli: «Tanti scontenti chiedono i danni»

L’avvocato Rino Tortorelli per il Tribunale del malato

L’avvocato Rino Tortorelli per il Tribunale del malato

La Spezia, 31 agosto 2016 - PULLMAN stracolmi di pensionati, disoccupati ma anche di semplici famiglie che non hanno abbastanza soldi per permettersi il lusso di curarsi la bocca. Sono loro i clienti ‘preferiti’ dei dentisti dell’Est che si presentano sul mercato nazionale con prezzi davvero incredibili. Talmente incredibili da restare convenienti anche se al preventivo studiato per il lavoro ai denti si devono aggiungere il viaggio – andata e ritorno costano poco più di un centinaio di euro – e il pernottamento, in quel caso basta una ventina di euro a giorno. Il risultato è spesso soddisfacente, altre volte no perché il livello qualitativo non è sempre garantito.

Lo dimostrano le segnalazioni che stanno arrivando senza soluzione di continuità sulla scrivania dell’avvocato Rino Tortorelli che da anni combatte al fianco dei malati, vittime di episodi di malasanità, attraverso lo sportello allestito ad hoc all’ospedale Sant’Andrea.

AD ESSERE caduti recentemente nella rete dei professionisti low cost sono due spezzini, tornati in patria con qualche dubbio sulla prestazione ricevuta. «L’ultimo deluso che il Tribunale per i diritti del malato sta seguendo – racconta l’avvocato spezzino – è un cinquantenne andato in Croazia per farsi impiantare una protesi più che economica che gli avrebbe permesso di risparmiare migliaia di euro. L’intervento è stato portato a termine, ma non ha sortito, secondo lo stesso paziente, l’effetto sperato. L’uomo ci ha chiesto aiuto per avanzare una richiesta di risarcimento, procurandoci la sua cartella clinica però in lingua originale. Stiamo lavorando alla sua traduzione. Cosa non semplice da fare che si va ad aggiungere ad una battaglia legale impegnativa in un sistema giuridico molto diverso da quello italiano». Una difficoltà contro la quale si dovrà scontrare anche una sessantenne spezzina approdata all’estero per un intervento di chirurgia estetica di liposuzione a braccia e addome, ma tornata in città profondamente delusa. «La signora ha denunciato addirittura un peggioramento della sua condizione fisica – chiude l’avvocato – ed è decisa a fare causa alla clinica che ha effettuato l’operazione».

Elisa Capobianco