Emissioni, crociere nel mirino

Un'ispezione per i camini delle navi

Una nave da crociera ormeggiata al molo Garibaldi

Una nave da crociera ormeggiata al molo Garibaldi

La Spezia, 25 novembre 2016 - Analisi mirate con centraline piazzate ad hoc nei pressi del molo Garibaldi, ma soprattutto controlli ai camini delle navi per verificare le emissioni direttamente alla sorgente. Obiettivo: accertare l’inquinamento dopo le prime verifiche preliminari che, per dirla con le parole della direttrice dell’Arpal spezzina, «hanno fatto emergere una forte rilevanza statistica». Nel mirino, le navi da crociera, ci sono finite davvero. Lo aveva scritto la Nazione, pochi giorni fa, traendo spunto da un affondo del comitato SpeziaViaDalCarbone, lo ha confermato la dirigente dell’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, Fabrizia Colonna, che proprio dalle colonne del nostro quotidiano spiega il progetto che, la prossima estate, porterà gli ispettori dell’Arpal e della Capitaneria di Porto sulle navi da crociera per i controlli incrociati contro l’inquinamento.

"Quanto emerso dalle analisi preliminari, benchè i valori rientrino comunque nelle norme di legge, ci ha spinto ad approntare un progetto per approfondire, grazie alla collaborazione della Capitaneria. L’obiettivo è essere pronti per la prossima estate, periodo in cui gli attracchi sono maggiori: ci muoveremo con un laboratorio mobile, che grazie alla collaborazione dell’Autorità portuale sarà piazzato all’interno del perimetro del porto, nei pressi del molo Garibaldi, mentre una seconda verifica ci porterà a svolgere verifiche direttamente sulle navi – spiega la dirigente Arpal, Fabrizia Colonna –. Il personale della Capitaneria svolgerà analisi documentali e sul tipo di carburante utilizzato, mentre i nostri ispettori verificheranno le emissioni dal camino delle navi». Un progetto ambizioso, organizzato anche alla luce della presenza di sostanze inquinanti ‘captate’ dalla centralina di via San Cipriano – situata a cinquecento metri di distanza – e che ha portato Arpal ad approfondire. Un monitoraggio, quello dell’agenzia, svolto nell’arco di dodici mesi, dall’ottobre 2015 al settembre scorso. «Periodo in cui nel porto spezzino – spiega la Colonna – sono arrivate 141 navi da crociera, 92 delle quali in estate. Il risultato? In presenza di navi ormeggiate in porto, i livelli di determinati inquinanti subivano dei picchi, mentre in loro assenza i valori erano normali, dettati dal traffico veicolare . Ad esempio, i picchi superiori a 100 microgrammi per metro cubo di ossido di azoto (inquinante primario derivante dai processi di combustione), nel periodo estivo si sono riscontrati praticamente ogni volta che una nave era all’ormeggio – spiega la Colonna –, e le correlazioni sono molto alte anche per quanto riguarda il biossido di azoto».

Un'ulteriore conferma di concomitanza per l’agenzia per la protezione dell’ambiente sarebbe data anche «dalla condizione di sottovento della nave, con le sostanze trasportate verso la città dalla brezza. Insomma, l’effetto crociere esiste e va approfondito, senza allarmismi» spiega la dirigente, che sottolinea come il fenomeno sia più ‘appariscente’ in estate sia «maggior numero di navi passeggeri presenti in rada, sia per il regime di brezza diurno è più favorevole al trasporto di inquinanti dal mare alla città». Con una curiosità: i picchi di maggiore emissione registrati dalla centralina Arpal di via San Cipriano sono avvenuti nelle ore centrali della giornata, dalle 11 alle 17.

Matteo Marcello