Navi bloccate per la guerra del Golfo, dopo 26 anni i marinai le riportano in Iraq / FOTO

La storia dei marinai che hanno vissuto a bordo: la spesa per mangiare, le libere uscite, il permesso di soggiorno. Un'odissea lunga 26 anni

Trasferimento in Iraq delle due corvette (foto Frascatore)

Trasferimento in Iraq delle due corvette (foto Frascatore)

La Spezia, 19 maggio 2017 - Sono partiti per fare rientro a casa in Iraq, in via definitiva, i marinai e gli ufficiali iracheni, una dozzina, che hanno vissuto negli ultimi mesi sulle due corvette, ormeggiate alla Spezia da oltre 26 anni. Alcuni mesi fa, i marinai avevano dato il cambio a un'altra squadra della marina irachena, sulla base del programma di avvicendamento degli equipaggi proseguito negli anni sulle banchine del porto ligure.

All'inizio della crisi, nei primi anni Novanta, a bordo di ciascuna unità c'erano 50 marinai, ma col tempo gli equipaggi sono stati progressivamente ridotti. I militari rimasti a sorvegliare le due corvette, occupandosi soprattutto della loro manutenzione, non hanno mai avuto particolari restrizioni e sono stati sempre muniti di permessi di soggiorno come immigrati extracomunitari.

Comandati da un ammiraglio e da un ufficiale, hanno vissuto quasi sempre a bordo, recandosi a fare la spesa all'esterno della base navale della Marina Italiana della Spezia, uscendo e rientrando anche per la libera uscita senza che siano mai sorti problemi. Una delle due unità, piuttosto malridotte per la lunga sosta, fu anche portata in bacino di carenaggio per controlli e interventi di manutenzione.

In occasione della guerra del Golfo, nel 1991, le due corvette, sempre con a bordo gli equipaggi iracheni, furono spostate dal cantiere del Muggiano all'arsenale militare, per ragioni di sicurezza. Dopo l'11 settembre le misure di sicurezza furono rese più rigide anche nell'arsenale, dove, per un periodo, non furono ammesse le visite del pubblico. Nei primi anni Duemila, a seguito delle guerre in cui era impegnato l'Iraq, i marinai non se la passarono tanto bene e usufruirono spesso a pranzo nella mensa dell'arsenale. In passato alcuni di essi erano stati raggiunti anche dalle famiglie, che avevano preso in affitto alcuni alloggi. Da ieri, nessuno alza più la bandiera irachena a bordo delle corvette.