Scarsa igiene, due licenze sospese. Osteria al posto di un... alimentari

Task-force contro gli eccessi della movida. Ai ‘raggi x’ anche i clienti

Un agente della municipale impegnato nei controlli

Un agente della municipale impegnato nei controlli

La Spezia, 21 agosto 2016 - La mission è quella di vigilare sulla sana movida, per stroncarne (nel caso) gli eccessi che disturbano il sonno, ma con l’emergenza terrorismo galoppante l’occasione è stata buona per mettere l’occhio sui documenti degli avventori dei locali e cogliere eventuali movimenti sospetti. Risultato: nessun seguace dell’Isis in circolazione in città, ma qualche utente con precedenti penali sì, e quindi meritevole di attenzionamento, per fargli capire che ha gli occhi puntati addosso. Una vera propria task force quella all’opera venerdì sera, nel centro storico, all’insegna delle sinergie operative: al lavoro uomini e donne di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Municipale, Asl e della Direzione territoriale del lavoro; insieme, mettendo in campo i propri compiti di istituto hanno messo a fuoco la situazione nell’area calda della movida, dall’Umbertino al fronte mare. Nel mirino, soprattutto, i locali di intrattenimento. Le sorprese non sono mancate: in un ristorante-pizzeria di via Persio sono state rilevate condizioni igienico sanitarie precarie e con effetto immediato l’Asl ha sospeso l’attività e multato i gestori per 2mila euro.

Un altro locale, situato in viale Italia, aveva due lavoratori non in regola e il prezzo da pagare, al di là delle sanzioni amministrative per 2mila euro, è stato quello della sospensione dell’attività; anche lì, infatti, le condizioni igienico sanitarie lasciavano a desiderare e nel contempo sono stati sequestrati alcuni alimenti senza tracciatura.

Nel quartiere Umbertino, l’altra sorpresa: un negozio di generi alimentari ha allargato, senza titolo, gli orizzonti operativi, dando il ‘la’ alla ristorazione, con cucina da campo e occupazione del suolo pubblico. Risultato: 4mila euro di multa e sgombero di tavoli e sedie; solo il tempo, agli avvenutori, di deglutire le pietanze sul piatto. Un locale pubblico di via Fiume, prodigo nel alzare il volume della musica, non è stato in grado di esibire idonea documentazione in ordine alla valutazione dell’impatto acustico propedeutica alle emissioni; seguiranno, sul punto, gli accertamenti mirati della municipale. Per concludere, in un bar di Via Parma sono stati trovati dieci avventori, tre dei quali con precedenti di polizia; anche in quel caso sono stati svolti accertamenti sulla valutazione di impatto acustico e non sono mancati rilievi. Tutti regolari, tranne due, gli avventori caraibici di un esercizio-circolo ubicato in via Fiume. Sempre nei pressi della stazione ferroviaria, un altro bar ospitava sei avventori, tre dei quali con precedenti penali. Nessun rilievo formale ma monito indotto dal … fiato sul collo.