Colpisce l’agente con l’idropulitrice: prete denunciato per oltraggio e lesioni

Protagonista della lite il parroco di San Terenzo don Piero Corsi

Don Corsi stava pulendo un tappeto sul marciapiede

Don Corsi stava pulendo un tappeto sul marciapiede

San Terenzo, 27 agosto 2016  - FINIRÀ davanti al giudice la vicenda che l’altro ieri ha visto protagonisti il parroco don Piero Corsi e un vigile urbano che gli aveva intimato di smettere di lavare un tappeto con un forte getto d’acqua davanti alla chiesa di San Terenzo. Si tratta di un agente stagionale che ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso per i traumi ricevuti durante i concitati momenti, avvenuti di fronte a molti testimoni e che gli sono costati sette giorni di referto medico. Traumi che saranno la causa scatenante del deferimento all’autorità giudiziaria nei confronti del reverendo che il comandante Roberto Franzini inoltrerà alla procura spezzina.

IERI il parroco ci ha raccontato la sua versione dei fatti. «Non facevo niente di male – esordisce il sacerdote –. Stavo facendo un lavoro che ho sempre fatto: quello di togliere la sabbia davanti alla chiesa e pulire il tappeto. Non procuravo danni a nessuno. I passanti non si lamentavano. Anzi, la gente si complimentava meravigliandosi che fossi io e non il Comune a pulire il marciapiede. A un certo punto è comparso un vigile stagionale intimandomi di smettere il mio lavoro. Da lì in poi la questione è degenerata. Il vigile si avvicinava mentre io gli dicevo di allontanarsi. Se poi si è procurato un danno è stato per motivi che non conosco. Quello che si è fatto sono affari suoi». E sottolinea: «hanno montato un caso inconsistente. Dovrebbe essere la Maris, per conto del Comune, a togliere la sabbia dai marciapiedi e non noi cittadini che paghiamo le tasse».

INTANTO le indagini avviate dal comando vigili stanno portando alla conclusione che la denuncia alla magistratura è questione di pochi giorni. «Le ipotesi di reato che il parroco avrebbe commesso – spiega l’ispettore Andrea D’Imporzano responsabile dell’intervento – sono rifiuto di fornire le proprie generalità, oltraggio a pubblico ufficiale e violenza, minacce e resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali».

QUESTI i fatti, come si sono svolti, secondo la polizia municipale: erano le 17,30 quando l’agente di zona veniva contattato da due turisti perchè, secondo loro, il lavoro di un uomo non consentiva il passaggio di disabili e carrozzine. Il vigile invitava il parroco a desistere altrimenti gli avrebbe fatto una multa. Di lì volavano le offese e il sacerdote, in abiti borghesi, si rifiutava di fornire al pubblico ufficiale le proprie generalità. Durante la concitazione il parroco avrebbe puntato l’attrezzo idrolavante verso il petto del vigile che chiedeva l’intervento della pattuglia di colleghi. Solo allora si ristabiliva la calma e successivamente il vigile colpito veniva trasportato al pronto soccorso.

Euro Sassarini