Un amore di quasi sessant’anni fa. Sorpresa, la cartolina è arrivata ora

Spedita nel 1957 da Varese Ligure, destinataria una signora. «Non so chi l’abbia mandata, forse un compagno di scuola. Io ero appena diciottenne»

Alcuni amici della signora Ivana mostrano la cartolina

Alcuni amici della signora Ivana mostrano la cartolina

Vezzano Ligure (La Spezia), La Spezia, 12 novembre 2017 - Gli anni Sessanta, quelli in cui Tenco cantava una splendida «Mi sono innamorato di te» e una cartolina con una frase sentimentale giaceva dimenticata negli uffici, per giungere dopo mezzo secolo nelle mani della destinataria. Una freccia scoccata che ha preso un’altra direzione: nessuno potrà più sapere come sarebbe andata a finire se la giovane e bella Ivana avesse ricevuto quella cartolina al momento giusto e non l’altroieri, cioè cinquantasette anni dopo... Una cartolina, un paesaggio significativo di Varese Ligure, il castello Fieschi, un fermo immagine del 1960, è giunta integra e stupenda nei suoi colori pastello, a Vezzano Ligure venerdì mattina, in busta chiusa da Firenze. Quali intricatissimi giri abbia fatto la cartolina, che venne spedita il 19 gennaio del 1960 ed è arrivata nelle mani di Ivana Centi più di mezzo secolo dopo, è impossibile saperlo. O forse, cercando negli archivi delle Poste, si potrebbe anche venire a scoprire. La signora, che vive ormai da anni a Vezzano, l’ha ricevuta, ma non è entusiasmata dalla curiosità e prende questo episodio con un bellissimo sorriso: «E’ passato tanto tempo, avevo diciotto anni – ci racconta – e non ricordo proprio alcun conoscente a Varese Ligure. Forse sarà stato un mio compagno di scuola, oppure chissà. Non ricordo proprio nessuno». Ma più che un conoscente, la frase è indicativa di un sentimento: c’è scritto «Da chi non ti può dimenticare» e una firma a sigla che purtroppo è indecifrabile.

IN PAESE, a Vezzano Ligure la gente è stupita. Qualcuno si fa prendere dalla fantasia, gli stessi nipoti della signora la stimolano a sapere, ma a lei, dice, non interessa conoscere il mittente. Del resto ci sono pochi indizi in base ai quali quali cercare. La cartolina, che sarebbe dobuta arrivare in via Biassa a La Spezia, dove Ivana abitava a quell’epoca, in realtà lì non è mai giunta. Poi la signora si è trasferita da Spezia a Vezzano, ma la missiva spedita con un francobollo da 15 lire è finita chissà dove. In seguito la vita è trascorsa: sono passati ben cinquantasette anni e qualcuno in un ufficio postale deve aver condotto le ricerche per trovare la signora che non era più reperibile a quell’indirizzo a Spezia. Della cartolina si perdono le tracce fino al 7 novembre scorso, quando è stata nuovamente spedita da Firenze, alle ore 16, in maniera accorta per conservarne l’integrità in busta chiusa con destinazione Vezzano, e accolta con stupore venerdì mattina dalla signora Ivana. «Non ho proprio idea di chi possa essere stato», ripete mentre è intenta a impastare i ravioli. Di certo non è difficile pensare a un innamorato: nonostante l’età, la signora è ancora una bellissima donna. Raccontano in paese che da giovane somigliasse a un’attrice. E ci piace pensare che lo sconosciuto mittente, leggendo questa storia, si riconosca e magari si faccia avanti.