Butta la farina negli occhi dell’autista: scatta l’allarme antrace

L’aggressione durante una lite. Cisal e Cobas proclamano lo sciopero

PAURA Un autista è stato aggredito mentre guidava il bus della linea 12

PAURA Un autista è stato aggredito mentre guidava il bus della linea 12

La Spezia, 26 novembre 2016 - FARINA SCAGLIATA in faccia a un autista dell’Atc, ambulanza per accompagnare il lavoratore al pronto soccorso, carabinieri accorsi per individuare il responsabile, vigili del fuoco costretti ad intervenire per allarme antrace perché, fino ai controlli del caso, nessuno poteva sapere cosa fosse quella polvere bianca che all’improvviso è piovuta negli occhi dell’autista. E’ stata una mattinata convulsa quella di ieri alla fermata della linea 12 al Due Giugno. Su quell’autobus era salito un uomo, un tunisino con regolare pemesso di soggiorno, sposato e padre di due figli, in città dal 1996, e si era avvicinato all’autista per avere chiarimenti su quanto accaduto poco prima, quando l’autobus era ripartito – siamo alla fermata del centro Kennedy – senza far salire la moglie dell’uomo e i due figli, uno dei quali, disabile, era sul passeggino. L’autista, 51 anni, guidatore esperto, ha provato a spiegargli che il regolamento prevede che i passeggini siano chiusi quando salgono a bordo, ma il confronto è ben presto degenerato, finendo con il lancio della farina e il trasporto al pronto soccorso (sette giorni di prognosi) dell’autista, mentre il tunisino si allontanava e i vigili del fuoco, attrezzati per l’emergenza chimica, effettuavano i controlli. Era ‘solo’ farina. I carabinieri, subito intervenuti, hanno già effettuato gli accertamenti necessari e stanno per procedere con la denuncia, ma stanno valutando anche la posizione dell’autista in virtù del fatto che su quel passeggino c’era un bimbo disabile. L’amministratore delegato di Atc Esercizio, Renato Goretta, aspetta di leggere il rapporto che gli sarà presentato prima di prendere decisioni, ma precisa che «l’autista stava lavorando e stava cercando di far rispettare il regolamento. Della presenza di un bimbo disabile non sapevo. Faremo chiarezza. Cercheremo di capire come sia successo e perché ci sia un lavoratore in ospedale. Ma, per favore, non parlate di razzismo». Intanto, si sono già mosse alcune organizzazioni sindacali. Franco Bardelli segretario provinciale del sindacato autonomo degli autoferrotranvieri,Faisa Cisal, annuncia di avere insieme ai Cobas del lavoro privato proclamato uno sciopero. Per la data si aspettano solamente le indicazioni degli organi nazionali e della commisisone di garanzia. «Non è possibile – spiega Bardelli– che un lavoratore venga fatto oggetto di violenza solo perché fa il suo dover. Fra l’altro si parla di sicurezza e lui si è attenuto alle disposizioni. Chiediamo un incontro con il prefetto, l’azienda, il Comune per discutere sul tema della sicurezza e affrontare con l’esperienza del sindacato le possibili soluzioni per garantire l’incolumità di tutti, lavoratori e passeggeri. Solidarietà all’autista aggredito arriva anche da Alessandro Negro, responsabile provinciale Tpl Filt-Cgil: «La Cgil da pieno sostegno al lavoratore a cui auguriamo una pronta guarigione; abbiamo chiesto un incontro urgente al prefetto e all’azienda per trovare soluzioni per migliorare la sicurezza dei lavoratori e dell’utenza a bordo degli autobus. Non escludiamo anche di intraprendere iniziative di mobilitazione».

valentina conte