Bus, c'è anche la fermata fai-da-te

Marola, lo sfogo davanti al cronista: «Alberi, buche e dissesti: la viabilità è un’odissea»

Fermata... creativa a Marola

Fermata... creativa a Marola

La Spezia, 11 settembre 2016  -«ATTRAVERSARE la Napoleonica per un abitante di Marola è una vera e propria roulette russa»: avevano esordito così, il 22 settembre di un anno fa, gli abitanti della frazione del ponente cittadino, interpellati durante uno dei nostri viaggi – inchiesta. C’erano state le proteste, le petizioni, le promesse dell’amministrazione. Un anno dopo, La Nazione torna nel quartiere, tra gli abitanti. E cosa è cambiato? A detta dei residenti, niente. Così, il viaggio del cronista è un déja vu: stessi problemi, ma malcontento amplificato dall’inerzia di chi dovrebbe intervenire, e non lo fa nonostante le segnalazioni. La viabilità, così, è ancora tra i problemi più sentiti. «Camminare è diventato sempre più un rischio – lamenta Stefano Faggioni –. Avevamo chiesto all’amministrazione di spostare alcuni passaggi pedonali ritenuti pericolosi, e cosa è stato fatto? Dopo aver riasfaltato la strada, hanno disegnato le strisce esattamente nel solito punto. E questo vuol dire fregarsene delle nostre istanze».

E SE attraversare la strada diventa un rischio, anche percorrere i marciapiedi diventa un problema. Sconnessi, pieni di insidie, da anni in attesa di manutenzione. E le proteste si sprecano. «Hanno fatto la manutenzione diversi anni fa, ma ora sono nuovamente danneggiati, perché ci passano sopra le auto. Andrebbero rifatti, così come andrebbe allargata la strada». Già, proprio l’allargamento di alcuni tratti della Napoleonica è da tempo in cima alla lista dei desiderata dei cittadini.

COME nel caso della curva all’altezza dell’incrocio con via Mori, dove alcuni anni fa il Comune, per allargare la strada e consentire ai bus un passaggio ‘migliore’, ha cancellato un tratto del marciapiede. «E’ stata fatta un’assurdità – lamenta Marcello Montefreddi – perché gli anziani e le donne col passeggino ora devono affrontare una scaletta dissestata. Da anni è pronto il progetto per allargare la strada in quella curva, in modo tale da restaurare l’antico marciapiede. Ma è tutto fermo: cosa si aspetta ad intervenire? Anche su via Mori, le cose non sono migliori hanno tombato quattro tombini, così ogni volta che piove, la strada si trasforma in un fiume. E’ inaccettabile».

NEL MIRINO dei residenti finiscono anche i bus gran turismo e i camion: troppi quelli che attraversano la Napoleonica, creando preoccupazione. «Neanche Porto Venere fa entrare i bus in paese, quindi vorrei capire perché noi siamo costretti a veder passare questi bestioni in questa strada stretta, dove sono a rischio persino i terrazzi. Non sarebbe meglio portare i turisti a Porto Venere in battello?» lamenta ancora Faggioni che punta il dito anche sulla mancata realizzazione della rotatoria tra la provinciale e via Maddalena a Cadimare