Un tuffo nelle acque gelide della Palmaria / VIDEO

Un successo la seconda edizione della manifestazione

Il gruppo di cinquanta partecipanti al bagno invernale all’isola Palmaria a 12°

Il gruppo di cinquanta partecipanti al bagno invernale all’isola Palmaria a 12°

Porto Venere (La Spezia), 10 dicembre 2017 – "Un tuffo dove l’acqua è più blu, niente di più", cantava Lucio Battisti. E non aveva tutti i torti, guardando il mare non si può far altro che “spendere” belle parole ed emozioni. Meglio ancora se, il panorama, è mozzafiato come quello del Golfo dei Poeti. C’è anche da dire, però, che il mare d’inverno è più bello a guardarsi. Eppure non mancano “fan” disposti a battere un po’ i denti pur di galleggiare o dare qualche bracciata in acqua. A farsi un bagno tra le onde di Punta Secca (GUARDA IL VIDEO - CLICCA QUI), osservando da una posizione privilegiata la bella chiesa di San Pietro a Porto Venere, sono stati cinquantacinque corragiosi – e temerari – nuotatori. Ovvero, i protagonisti della seconda edizione del bagno invernale organizzato dalla Pro Loco Palmaria con la collaborazione dell’associazione ‘Nuotatori del tempo avverso’. Immergersi in acqua, di certo, non dev’essere stato facile (le temperature si aggiravano intorno ai 12 gradi). Eppure, motivati forse dall’amore per il nuoto o l’avventura, i partecipanti non si sono tirati indietro.

Anzi, oltre a chi si è semplicemente immerso, c’è anche stato chi ha tentato... l’imposssobile. Quattro hanno deciso di attraversare il canale di Porto Venere (GUARDA IL VIDEO - CLICCA QUIa suon di bracciate, sfidando le fredde temperature e lo spirito di autoconservazione. I cimentisti sono arrivati a Punta Secca verso le 10 grazie alla cooperativa dei Barcaioli Porto Venere. E, prima di inziare la l’avventura e sfida al di fuori dalla terra ferra, si sono riscaldati con una passeggiata da favola sull’isola. Un percorso delle mervaglie – sia storiche, sia naturalistiche – della Palmaria, che dopotutto, insieme alle due isole Tino e Tinetto, è considerata patrimonio dell’umanità dell’Unesco (United nations educational, scientific and cultural organization).

Ma ritorniamo alla giornata trascorsa sull’isola. Alle 11 l’ora ‘x’ era ormai vicina, e i tuffatori più ariditi si sono iniziati ad avvicinare alla costa assistiti dalla Squadra italiana cani salvataggio. Poi, una volta risaliti a terra, sono stati accolti dagli abitanti dell’isola che si sono mobilitati per aiutarli a trovare ristoro, permettendogli di riscaldarsi.

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"Con pochi soldi abbiamo creato un indotto per alberghi, ristoranti e barcaioli", ha detto Paolo Negro, mente dell’evento. Poi, l’organizzatore, ha ricordato l’importanza di fare eventi in bassa stagione. D’ estate, Palmaria e Porto Venere, sono già inflazionate. Centinaia e centinai di turisti le visitano ogni anno per godersi i mesi più caldi in serenità. Ma quando sarà il prossimo appuntamento in Palmaria? In primavera, per la terza edizione di ‘Domenica Ecologica’, la giornata mirata alla sensibilizzazione ambientale.