Oltre 1.300 ambulanti con il fiato sul collo della 'Bolkestein’'

Verso il concorsone per la riassegnazione degli stalli

Ambulante della fiera di San Giuseppe (archivio)

Ambulante della fiera di San Giuseppe (archivio)

La Spezia, 18 novembre 2017 -  UNO stato di incertezza sul proprio futuro che si trascina ormai da troppo tempo. Ecco spiegata, per farla breve, la condizione in cui versano i venditori ambulanti. Il passo successivo spesso è un mix esplosivo di frustrazione e sfiducia nelle istituzioni. «Che ne sarà di noi?», si chiedono fin dal 2010, data del recepimento della famigerata direttiva europea Bolkestein da parte del governo italiano. La domanda, a oggi, non ha ancora una risposta certa. Uno dei punti della Bolkestein, infatti, prevede l’obbligo di riassegnazione delle concessioni di spazi pubblici e beni demaniali attraverso bandi a evidenza pubblica. Così anche i commercianti da strada con le loro licenze, volenti o nolenti, sono stati trascinati nel calderone della legge europea.

LA DATA limite entro cui gli enti locali – compreso il Comune della Spezia – dovranno effettuare la messa a bando degli stalli dei commercianti, inizialmente fissata a fine 2016, è stata prorogata con l’ultimo decreto milleproroghe: ora la scadenza è il 31 dicembre 2018. A patto che prima, naturalmente, non intervengano stravolgimenti dell’ultimo minuto. Che in Italia sono ormai un copione collaudato. L’operazione alla Spezia non sarà una cosa da nulla, il “concorsone” infatti comprenderà 1.340 concessioni di posteggi in tutto il comune: 595 della fiera di San Giuseppe, 197 del mercato in viale Garibaldi, 145 di quello in piazza Cavour, 95 del mercato in via Prosperi, 82 dei mercati natalizi, ogni domenica di dicembre, in viale Garibaldi, 75 del Palio del Golfo, 73 del mercato mensile del “Cercantico nel Golfo”, 70 della fiera di San Giovanni a Migliarina e infine 8 della fiera di Sant’Antonio a Gaggiola.

Piccolo problema: l’incertezza riguarda anche i criteri che staranno alla base della riassegnazione degli stalli (che varrà 12 anni). Stando alla normativa regionale vigente, i commercianti godranno di un punteggio che terrà conto dell’anzianità della loro concessione: in questo modo la licenza di uno stallo occupato storicamente da un ambulante non finirà per essere assegnata a un nuovo arrivato. Questo a patto, però, che nel frattempo la normativa non subisca modifiche. Oggi è così, domani chissà. «Attualmente applichiamo la cosiddetta “Bolkestein attenuata” della Regione Liguria, una normativa di buonsenso – spiega l’assessore al commercio Lorenzo Brogi –, che salvo imprevisti a livello ministeriale sarà quella che governerà le riassegnazioni. Conterà l’anzianità delle licenze, a meno che il ministero non cambi qualcosa. Noi usciremo con il nuovo bando il prossimo anno». Un’incertezza tutta italiana. Da qui il timore più o meno fondato degli ambulanti di perdere la propria concessione. Che in alcuni casi è stata rinnovata automaticamente per decenni e decenni, spesso tramandandosi di padre in figlio. «Ci sarebbe la rivoluzione – promettono in molti –. Se ci sarà la volontà politica, gli ambulanti potranno essere esclusi dal perimetro di applicazione dalla Bolkestein», fa notare Stefano Donati, presidente di Anva Confesercenti Spezia (Associazione nazionale venditori ambulanti). Ma anche su questo, logicamente, non c’è alcuna certezza.

Gabriele Cocchi