Abbandonano i rifiuti in strada. Pizzicati grazie alle telecamere

Discarica abusiva a Borghetto: individuate e multate 7 persone

Un frame estrapolato dalle telecamere posizionate nelle vicinanze della discarica di Vertesa

Un frame estrapolato dalle telecamere posizionate nelle vicinanze della discarica di Vertesa

Borghetto (La Spezia), 12 agosto 2016 -  IN QUELLA discarica a cielo aperto c’era di tutto: dal materasso al televisore, ma anche oggetti di arredamento e rifiuti in genere. Ma questa volta i furbetti della raccolta sono stati colti con le mani nel sacco e messi di fronte alla prova schiacciante della loro responsabilità – impressa nelle sequenze delle registrazioni fatte da una telecamera – hanno rimediato una sonora batosta.

INFATTI, al fine di contrastare l’inquinamento ambientale costituito dall’abbandono di rifiuti, che oltre a determinare uno sfregio ecologico ed estetico all’immenso patrimonio naturale e paesaggistico delle nostre aree, causa un danno economico alle amministrazioni comunali e, quindi, a tutti i contribuenti, il comando provinciale del corpo forestale dello Stato nelle scorse settimane ha avviato un programma capillare di controllo del territorio e di repressione di questo fenomeno, servendosi anche dell’ausilio di strumenti foto e video. Gli uomini della forestale sono andati a colpo sicuro. Nell’ambito del programma di intervento contro i ‘furbetti’ della raccolta, il personale del stazione di Borghetto Vara ha messo in piedi un’attività di video-sorveglianza concentrata su un’area situata in località Vertesa e soggetta soggetta all’abbandono di rifiuti di varia natura. Insomma, un’area presa di mira dagli incivile e più volte deturpata, nonostante l’amministrazione comunale abbia in più riprese provveduto a risanarla. In una sola settimana di osservazione, tale attività, che ha richiesto anche servizi notturni, ha consentito di individuare ben sette persone che abbandonavano rifiuti di ogni genere, dal materasso al televisore, senza minimamente preoccuparsi del danno che avrebbero procurato alla collettività. Tutti i soggetti coinvolti hanno ammesso la loro incontrovertibile responsabilità e sono stati sanzionati. Merita sottolineare che l’importo minimo previsto dalla legge per tali casi è di 600 euro.