Cinque Terre sconsigliate ai crocieristi: "Troppo popolari, cambiate meta"

La Celebrity Cruise parla ai clienti di treni affollati e borghi strapieni

Una nave da crociera

Una nave da crociera

Cinque Terre, 27 luglio 2015 – TRENI troppo affollati, traghetti strapieni e borghi diventati «mete molto popolari»: no, le Cinque Terre sono da evitare. Molto meglio Porto Venere. E’ quanto sostiene la compagnia di crociere Celebrity Cruise: nell’elencare le escursioni che propone ai clienti che approdano alla Spezia o a Livorno, la compagnia di crociera sconsiglia di scegliere quella che porterebbe a visitare le meraviglie delle Cinque Terre perché i treni e i traghetti sono troppo affollati e i borghi sono ormai divenuti «mete molto popolari». Come dire, strapieni. Non vi godreste la gita. Troppa gente, dovete fare a gomitate sui treni e per i vicoli di Riomaggiore, Vernazza e Monterosso. Andate a Porto Venere, che resta una splendida località e che è più vivibile. E’ questo il senso del messaggio che è, ovviamente, scritto con maggiore ‘delicatezza’, ma che, di fatto, sconsiglia quella gita ai clienti di quella che è considerata una compagnia da crociera di ‘nicchia’, che promette viaggi da sogno, servizi esclusivi e impeccabili, vacanze perfette.

ACCOSTARE le Cinque Terre al concetto di treni affollati, a dire il vero, non è una novità. E’ un argomento al centro delle polemiche e del dibattito da sempre. Ma sapere che c’è chi, fra coloro che propongono vacanze di classe, addirittura sconsiglia di visitarle suscita alcune riflessioni. Come quelle, ad esempio, che fa il presidente del Parco nazionale delle Cinque Terre, Vittorio Alessandro, il quale se da una parte invita «a non drammatizzare», dall’altra accoglie la notizia come «una brutta figura». E spiega: «Non drammatizzerei, ma è l’opportunità per fare una riflessione soprattutto su quello che è il movimento turistico da crociera. Personalmente considero questa vicenda spiacevole perché ha un po’ l’odore della sconfitta di chi organizza viaggi senza curarsi del territorio che deve ricevere i passeggeri. Ovviamente – aggiunge – queste modalità e quantità di trasferimento dei passeggeri possono portare a sconfitte come questa, ma è anche vero che se continuaimo a portare persone alle Cinque Terre, sfidando la legge fisica dell’impenetrabilità dei porti e di un territorio delicato si rischiano queste situazioni, nonostante lo sforzo che le Cinque Terre fanno per ricevere». Così, Alessandro invita tutti a studiare il turismo da crociera, «cosa che non è mai stata fatta». Più ironico il presidente dell’Autorità portuale, Lorenzo Forcieri, che taglia corto: «Dicono la verità. I treni e i borghi sono affollati. Che ci sono tanti problemi lo sappiamo e stiamo cercando di risolverli. Però io non mi preoccuperei: ricordatevi che i turisti alle Cinque Terre continueranno ad andarci... Sono una meraviglia».