Chirurgo estetico a processo

Secondo l’accusa, avrebbe rovinato il naso a una paziente durante un trattamento

Il medico chirurgo è stato citato a giudizio dal pm Maurizio Caporuscio, titolare dell’indagine

Il medico chirurgo è stato citato a giudizio dal pm Maurizio Caporuscio, titolare dell’indagine

La Spezia, 20 aprile 2015 - VOLEVA eliminare alcune imperfezioni al naso, ma l’iniezione praticatale da un medico specialista al contrario fu l’inizio di un lungo calvario, fatto di piccole fastidiose e antiestetiche lesioni, e di terapie medicinali per eliminarle. Protagonista della vicenda, una donna spezzina di mezz’età: per quell’episodio, avvenuto nell’ottobre di due anni fa, la Procura ha recentemente chiuso il cerchio, individuando nel medico chirurgo titolare del centro di chirurgia estetica, medicina estetica e chirurgia plastica, il sessantenne spezzino Carlo Pucci, il responsabile di quelle lesioni. L’uomo, al termine delle indagini preliminari, è stato citato a giudizio dal sostituto procuratore Maurizio Caporuscio, titolare del fascicolo innescato dalla denuncia della donna. Il 21 maggio, assistito dagli avvocati Sabrina Faccioli e Manuela Bacci, davanti al giudice monocratico Marinella Acerbi, dovrà rispondere di lesioni personali colpose. Secondo il pm, il sessantenne medico chirurgo non avrebbe prontamente riconosciuto e diagnosticato una complicanza non prevenibile dell’intervento – l’iniezione di acido ialuronico nei solchi naso-labiali – omettendo di prescrivere alla donna la necessaria terapia per accelerare la guarigione, causando così alla paziente una malattia guarita in un mese. La donna si era recata nel noto centro di chirurgia con l’obiettivo di migliorare l’aspetto del proprio volto, in particolare del naso. Voleva correggere alcune imperfezioni, ma senza ricorrere al bisturi. La soluzione migliore, secondo la donna, era quella di ricorrere all’acido ialuronico, sostanza in grado di rimodellare le imperfezioni e ridisegnare il profilo del naso senza intervento chirurgico, ma con una semplice... siringa. Per essere sicura della piena riuscita dell’intervento estetico, si era affidata al noto centro estetico. Ma a pochi giorni dalla puntura, il naso della donna ha cominciato a riempirsi di piccole e dolorose lesioni crostose: per porvi rimedio, la donna fu costretta a rivolgersi a sostenere una lunga terapia medicinale. Dall’episodio è scaturita la denuncia da parte della cinquantenne spezzina, con la perizia disposta dal pm Maurizio Caporuscio che ha evidenziato un legame tra l’iniezione effettuata dal medico chirurgo e le lesioni riportate dalla donna: la donna che si costituirà parte civile, assistita dall’avvocato Enrico Conti.

Matteo Marcello