Sequestro Calevo: chiesti trenta anni per la mente del rapimento

Per Pier Luigi Destri chiesta anche l'interdizione perpetua dei pubblici uffici e la confisca di immobili e quote societarie intestate fittiziamente a terzi / PENE DAI 3 AI 17 ANNI. "NON SONO VENDICATIVO" / LA LIBERAZIONE ISTANTE PER ISTANTE / "DOPO IL SEQUESTRO NON SONO PIU' LO STESSO" / LIBERATO ANDREA CALEVO

Andrea Calevo

Andrea Calevo

La Spezia, 5 dicembre 2014 - Trenta anni di reclusione, oltre alla interdizione perpetua dei pubblici uffici e la confisca di immobili e quote societarie intestate fittiziamente a terzi. È la richiesta avanzata dal pubblico ministero Federico Panichi della Direzione distrettuale Antimafia della procura di Genova nei confronti di Pier Luigi Destri, considerato la mente del sequestro di Andrea Calevo, l'imprenditore trentenne di Lerici rapito nella notte del 16 dicembre di due anni fa nella sua villa di Narbostro e liberato con un blitz interforze la mattina del 31 dicembre, in una villetta alla periferia di Sarzana. Questa mattina, in Corte d'Assise, il pubblico ministero ha formulato la propria richiesta anche per Carlo Salvatore Antola, accusato di favoreggiamento personale, a cinque anni di reclusione; richiesta di dodici anni di reclusione per Giancarlo Ferrari, accusato di aver cooperato nella gestione del sequestro (secondo gli inquirenti avrebbe accompagnato Destri a Pisa per effettuare la prima telefonata a scopo estorsivo alla famiglia Calevo); per Anna Viti, moglie di Destri, il pm ha invece chiesto l'assoluzione.