"Avremo un nido d’amore". Ma la badante lo raggira

Anziano, plagiato, compra una casa da 250mila euro

Immagine d'archivio

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La Spezia, 5 marzo 2014 - AVREBBE approfittato della scarsa lucidità dell’anziano, plagiandolo a tal punto da ottenere 250mila euro con la scusa di acquistare una casa nel suo paese natale per andarci a vivere assieme. È l’accusa mossa a conclusione delle indagini preliminari dal sostituto procuratore Claudia Merlino nei confronti di una donna dominicana di mezza età, finita nel mirino per circonvezione di incapace. Alla donna è stato notificato di recente l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, con il pubblico ministero che a breve potrebbe avanzare la richiesta di rinvio a giudizio. I fatti risalgono a qualche anno fa, in un centro della media Val di Vara: è qui che un anziano vedovo di 87 anni viene avvicinato dalla cinquantenne di Santo Domingo, che già lavorava in paese come badante. Qualche complimento e attenzioni affettuose fanno entrare la donna nelle grazie (e nel conto corrente) dell’uomo. Secondo l’accusa, la donna avrebbe raggirato l’uomo, convincendolo a consegnarle o a inviare a più riprese a Santo Domingo grosse somme di denaro per l’acquisto di un’abitazione, che di li a poco sarebbe dovuto diventare il loro “buen retiro’’. Un nido d’amore che però secondo l’accusa celava un raggiro bello e buono. I soldi finirono sul conto corrente intestato alla figlia della badante, così come la casa, che una volta acquistata è stata successivamente intestata sempre alla figlia della cinquantenne dominicana. In ballo, secondo l’accusa che ha preso le mosse dalla denuncia presentata nel 2012 dalle nipoti dell’uomo, accortesi troppo tardi di quei continui prelievi al conto corrente, ci sarebbero all’incirca 250mila euro. Il pubblico ministero Claudia Merlino, dopo aver esaminato la perizia elaborata dallo psichiatra nominato dal giudice per l’udienza preliminare che ha fatto emergere un «deterioramento cognitivo» nell’anziano tale da giustificare il raggiro sviluppato dalla badante, ha chiuso il cerchio delle indagini, nonostante la difesa sviluppata dagli avvocati Luigi Calzolari e Riccardo Balatri abbia sin da subito cercato di dimostrare l’effettiva esistenza di una relazione affettiva tra la badante e l’anziano, della quale ne sarebbero stati a conoscenza anche alcuni vicini di casa e amici dell’ottantasettenne residente da tempo in media Val di Vara.

Matteo Marcello