Arrivano dal Sud i nuovi docenti. Assunzioni con caos e polemiche

Via al potenziamento degli organici. Pochi posti agli spezzini

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La Spezia, 25 novembre 2015 -  È SCATTATO ieri anche per la provincia spezzina l’ultimo step del piano straordinario di assunzioni docenti nell’ambito del piano della ‘Buona Scuola’. Il primo dei due giorni di chiamata degli insegnanti è partito in salita tra assembramenti, graduatorie affisse in ritardo, presa di servizio in tempo reale. Tra ieri e oggi sono in tutto 231 gli insegnanti che prenderanno ufficialmente servizio negli istituti spezzini, dalle primarie alle superiori. Si tratta di docenti extra-curriculari, assunti in pianta stabile per potenziare l’offerta didattica, avviare attività corsi pomeridiani e ripetizioni, sostituire colleghi assenti con supplenze brevi. Parliamo di precari che dopo anni nel limbo delle supplenze annuali coronano il sogno della cattedra fissa.

La prima chiamata ieri ha interessato la primaria, in tutto una settantina di cattedre, alla quale hanno risposto in prevalenza insegnanti provenienti dal Sud, dove gli organici nelle scuole sono saturi (circa un dieci per cento gli spezzini rimasti in graduatoria e assunti). Un grande esodo, una migrazione forzata, che ha messo di fronte a difficoltà logistiche i docenti contro la certezza di avere ora un contratto a tempo indeterminato. «Sono arrivata da Catania in nave – spiega Daniela Patanè. In poche ore dovremo trovare una sistemazione. Non è facile». Più di due ore di tensione ieri mattina nella saletta al piano terra dell’Ufficio scolastico di viale Italia, insufficiente ad accogliere tutti i docenti in attesa della chiamata. Tutta colpa della mancata pubblicazione (poi apparsa attorno alle 11) della graduatoria degli aventi diritti all’assunzione in pianta stabile.

«La graduatoria – sottolinea Giusy Maltese – doveva essere affissa prima della convocazione. Ci sono docenti che hanno dovuto fare più di mille chilometri e si ritrovano a far fronte a una situazione caotica. Nessuno sapeva il suo punteggio e poteva controllare la situazione prima dell’ingresso e quindi delle assegnazioni delle sedi più favorevoli». In mezzo alla calca anche una mamma, Fabiana Marotta, napoletana, con la figlia di cinque mesi. «Nella saletta – dichiara – c’era la calca e io ho dovuto portare fuori al freddo la bimba dentro il passeggino. Non è giusto. In supporto dei docenti presente Valentina Nola del Coordinamento Gae ‘Non uno di Nuovo’, assieme a Giusy Maltese. «Hanno iniziato a chiamare i docenti – osserva – senza aver prima pubblicato le graduatorie. Lo hanno fatto chiamato tre alla volta nonostante il sistema più giusto sia quello della riunione pubblica».